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Elly Schlein, Giuliano Ferrara e quel "legame" con Berlusconi

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"A Tajani sono spuntate due ziz***e così". E' fulminante la chiusa di Giuliano Ferrara sul Foglio. Un editoriale provocatorio e sarcastico in cui si rivendica, ancora una volta, l'eredità politica di Silvio Berlusconi. Una eredità che, paradosso dei paradossi, arriva fino a Elly Schlein. "La politica italiana è sempre più conflittualmente femmina - è la sentenza dell'Elefantino -, e per merito del più fimminaru dei politici, il misogino e omofobo Cavaliere". Che contrappasso, per la sinistra. 

 

 



D'altronde, come fa notare il direttore del Foglio Claudio Cerasa al suo maestro, "ci sono cattive notizie per i maniaci dell’anti-berlusconismo di sinistra & progressista". La prima è Giorgia Meloni, prima premier donna nella storia della Repubblica e per giunta di centrodestra. "La presidente del Consiglio fu creata ministro da Lui - scrive Ferrara riferendosi ovviamente a Berlusconi -, e non c’è ripudio postumo, o nervosismo comprensibile per scarse consultazioni, che possa togliere questo fatto, e che fatto".

 

 

 



Dato ancora più clamoroso: "La capa dell’opposizione, Elly Schlein, anch’ella giovane e con tre cittadinanze, manco fosse una pupilla di Carlo De Benedetti, è nipote di un grande e compianto giurista garantista e socialista che finì la sua carriera civile nelle file di Forza Italia, nonno Agostino Viviani". Dato noto, ma che dalle parti del Pd tendono, come dire, a rimuovere per troppo imbarazzo. Anche Eugenia Roccella, ministra della Famiglia cattolicissima capace di mandare in tilt Lucia Annunziata in diretta, è una "figlia di Silvio". Per non parlare di Francesca Pascale, "ora coniugata Turci, ma a lungo sua fidanzata eminente: Pascale si è candidata, nonostante gli sputazzi dell’orrendo energumeno che ha cercato di infangarla in piazza, alla leadership del più forte movimento di difesa dei bambini in sospetto di gestazione per altri che si possa immaginare". Tutta musica per le orecchie di Ferrara. 

 

 

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