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I progressisti e la difesa della schiavitù, gli strani diritti che piacciono ai dem

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Carlo Giovanardi
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Nella Piazza Arcobaleno di Milano, guidata dalla neo segretaria del Pd Elly Schlein, i movimenti LGBTQ hanno annunciato battaglia per i diritti a loro avviso messi in pericolo dalla maggioranza parlamentare di centro destra, in primis quello delle coppie omosessuali di procurarsi un bambino. Tutto questo naturalmente in nome del progresso, uscendo finalmente da atteggiamenti oscurantisti del passato, come quello ad esempio che ritiene che i bambini non possano essere comprati ed abbiano diritto ad avere un padre ed una madre.

 

 

 

Questa posizione del Partito democratico italiano mi ha fatto venire in mente la grande battaglia che un altro partito democratico, quello degli Stati Uniti, combatte “a metà” del 1800 per sostenere il diritto dei bianchi a mantenere legalmente schiavi i neri. Il confronto tra i Democratici di Jefferson Davis e i Repubblicani di Abramo Lincoln, contrari alla schiavitù, non fu soltanto di idee ma lasciò sui campi di battaglia circa seicentomila morti. Gli Stati secessionisti del Sud sostenevano infatti che sia dal punto di vista politico, sia da quello culturale e persino religioso tenere altri uomini schiavi non soltanto fosse lecito ma anche moralmente accettabile in quanto i padroni garantivano un trattamento benevolo a famiglie di coloro che altrimenti non sarebbero stati in grado di gestirsi autonomamente.

 

 

 

E' impressionante oggi constatare che tutto questo veniva sostenuto come difesa di diritti che Lincoln voleva mettere in discussione. Uno degli argomenti forti dei Confederati era infatti quello di non mettere in discussione la scelta degli Stati del Nord di abrogare la schiavitù ma nel contempo contestare la loro intenzione di abrogarla anche negli Stati del Sud, toccando così interessi e diritti dei ricchi latifondisti di quelle terre che i neri se li potevano comprare. Oggi possiamo constatare con certezza che in tutto il mondo si è progressivamente accettato il principio che la schiavitù non può essere regolamentata ma cancellata e perseguiti penalmente tutti coloro che la vogliono di fatto praticare. Mi pare pertanto che le ragioni della Schlein per sostenere il diritto di due uomini a commissionare un bambino pagando una donna per la gestazione sia molto in sintonia con le idee dei Democratici americani del 1800 sui diritti degli schiavisti mentre chi vuol far diventare l’utero in affitto reato universale sia molto in sintonia con le idee sui diritti di ogni essere umano di un Presidente che si chiamava Abramo Lincoln. O no?

 

 

 

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