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Pd, quando Furfaro insultava Franceschini: "Sempre lì. Gli elettori puniranno"
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Sono lontani i tempi in cui Marco Furfaro insultava i vertici del Partito democratico. Ad oggi, con Elly Schlein che l'ha nominato vicesegretario dem, è acqua passata. Eppure la memoria di molti è meno corta di quanto si pensi. Ed ecco che Il Giornale mostra le scomode dichiarazioni. Era il giugno del 2012, un giovane Furfaro se la prende con Dario Franceschini: "L’intervista di Franceschini su Repubblica è l’emblema di una classe dirigente arrogante e demagoga (altro che Grillo!) che pensa di trattare la politica come si gioca a risiko", scriveva su Facebook. E pensare che proprio l'ex ministro della Cultura sia stato tra i principali sostenitori della neo segretaria.
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Ma non è finita qui. Nel 2013: "'Chi ferma il governo sarà punito nel voto'. Dario Franceschini, che forse pur di governare con Berlusconi eliminerebbe pure le elezioni". Nel 2014 rincarava la dose: "Franceschini, a prescindere da chi comanda, è sempre al suo posto". Ma Franceschini non è l'unico a cui l'attuale vicesegretario non le ha mandate a dire. Ecco che tra le "vittime" c'è anche Enrico Letta. In questo caso lo sfogo è datato 3 febbraio 2014: "Il governo Letta è stato un disastro assoluto".
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6 novembre 2013: "In Italia, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, pur di governare con la destra tiene in scacco un paese nonostante non sia in grado di fare niente". 5 dicembre 2013: "Non mi importa di Letta e dei quattro poltronari che stanno al governo".
Non poteva mancare Massimo D’Alema, proprio colui che la Schlein aveva invitato a rientrare nel Pd. A maggio del 2015 Furfaro definiva Renzi, reo di essere andato in tv, "un D’Alema qualunque". Quanto basta a creare non poco imbarazzo tra i compagni. Ma d'altronde da una leader che militava tra gli indignados di "Occupy Pd", cosa ci si poteva aspettare.
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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