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Giuseppe Conte? "Come giurano di averlo visto": indiscrezioni pazzesche

Claudio Brigliadori
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C'è chi giura di aver visto un Giuseppe Conte addirittura con le rughe. Di sicuro, spiega Domenico De Masi in studio a Omnibus, su La7, la scalata di Elly Schlein al Pd rappresenta per l’Avvocato di Volturara Appula una pessima notizia, almeno per il momento. Il leader del Movimento 5 Stelle si era ritagliato il comodissimo ruolo di capo dell’opposizione, poca spesa massima resa. Bastava scendere in piazza, lanciare qualche slogan, approfittare di qualche scivolone altrui e strumentalizzare, strumentalizzare tutto. Il guaio è che si è ritrovato davanti una ragazzotta più fresca di lui e con le stesse capacità, se non migliori.

Dalla sua, la segretaria dem innanzitutto ha il sesso, inteso come genere: «C’erano due donne al posto di due uomini, credo che sia la prima volta nella storia repubblicana», analizza De Masi, sociologo da molti considerato uno degli ideologi del Movimento, a proposito del primo scontro in aula tra Meloni e Schlein. Elly, conferma il professore, «è la leader dell’opposizione e non solo del Pd. Di fatto in questo momento lo è, magari può cambiare col tempo, però è un momento in cui tutti i media sono sudi lei, i giornali internazionali parlano prevalentemente di lei». Con gran scorno di Giuseppe, che pugnalato in casa avrà pensato masticando amaro: «Tu quoque, Domenico?».

 

«L’avvento della destra al governo costringe la sinistra a cambiare passo, la Schlein ha un passo completamente diverso da quello di Letta, costringe il quadro politico a chiarirsi, costringe la politica a riprendere la prevalenza sull’economia. Tutti i tecnici degli ultimi anni sono stati un asservimento della politica a tutto il resto. Siamo in una situazione nuova, finalmente più conflittuale». E forse per Conte ci sarà un po’ meno spazio.

 

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