Elly Schlein gelata da Calenda: "Posso farlo? No". Fischi al Congresso Cgil
E' Carlo Calenda a spezzare il clima alla volemose bene che Elly Schlein e Maurizio Landini hanno provato a costruire intorno al congresso della Cgil a Rimini. La segretaria del Pd e quello del sindacato rosso hanno riunito sullo stesso palco gli altri leader delle opposizioni, da Giuseppe Conte del M5s a Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana. E poi c'è lui, Carlo, capo di Azione e del Terzo polo. Che dopo aver passato mezz'ora ad ascoltare i discorsi sulla "piattaforma comune" degli anti-Meloni in Parlamento taglia corto con brutale sincerità: "Potrei governare con le persone che sono qua? No".
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Il leader di Azione viene fischiato dalla platea, ma prosegue: "Poi fate i fischi. Ma non condivido la linea di politica estera: il popolo ucraino va sostenuto militarmente fino alla sconfitta della Russia. Non è vero che il Jobs Act non ha creato posti di lavoro". Di nuovo interrotto dalle contestazioni, Calenda ha detto: "Voi fate 200 milioni di manifestazioni per difendere la democrazia, almeno fatemi finire di parlare".
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"Non sono assolutamente convinto - ha proseguito - che la politica del M5s e mi pare anche del Pd, per quanto riguarda l'ambiente e l'energia, sia compatibile col fatto che la manifattura rimanga in questo Paese. Alla Cgil dico di stare molto attenta: dire che non ci vogliono i rigassificatori vuol dire chiudere il polo industriale dell'alluminio in Sardegna. Questo è un problema che ha tutto l'impianto ideologico della Ue. Non penso che il motore a scoppio debba essere chiuso nel 2035. Penso che ci vogliano 11 termovalorizzatori tra centro e sud Italia. Su tutti questi punti io la penso agli antipodi di chi è seduto qui, è non poca roba".
"Io voglio fare cose insieme, ma non possiamo farle se non ci mettiamo d'accordo sul come", prosegue Calenda. "Il dovere dell'opposizione - ha aggiunto - è di cercare terreni comuni su cui lavorare insieme, la più grande emergenza di questo Paese è il Servizio sanitario nazionale. Siamo d'accordo tutti su questo, ma come si fa?", ha aggiunto.
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"Facciamo una battaglia insieme per dire alla Meloni di mettere i soldi sulla sanità. Lavoriamo insieme ché nel comparto della spesa pubblica la sanità deve essere la più sostenuta. Sono d'accordissimo sulla stabilizzazione degli insegnanti precari. A patto che se facciamo questo" è chiaro che "soldi per le pensioni non ci sono. I soldi pubblici non li stampa nessuno, o se li stampi aumenti l'inflazione, dobbiamo scegliere. Siamo tutti buoni a fare una lista della spesa. Abbiamo speso i soldi per un sacco di sussidi, ma abbiamo lasciato degli scoperti".