Elly Schlein, come si presenta sul palco della Cgil
Look decisamente sbarazzino per Elly Schlein, che si presenta sul palco del congresso della Cgil con un paio di occhiali da sole fieramente appoggiati sul capo. E' la svolta pop della segretaria del Pd, che siede accanto a Lucia Annunziata, moderatrice dell'incontro, del numero 1 del sindacato rosso Maurizio Landini e degli altri leader dell'opposizione, da Giuseppe Conte del M5s a Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana fino a Carlo Calenda di Azione e Terzo polo.
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Sul piano dei contenuti, la Schlein torna a chiedere una piattaforma comune che veda le opposizioni condurre battaglie unitarie a difesa della sanità e dela scuola pubblica e per contrastare la precarietà e il lavoro povero. Una piattaforma, sottolinea davanti alla platea del sindacato, che risponda al dato più "preoccupante" emerso alle ultime politiche, ovvvero "il più tasso alto di astensione" mai registrato al'interno del quale "la maggioranza di coloro che rinunciano al diritto di voto sono le fasce di reddito più basse di questo Paese".
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Dunque, è l'obiettivo di Schlein, "dobbiamo far sì che le persone non pensino più che la politica non possa far nulla per loro". Per riuscirci, "ci sono battaglie comuni che possiamo portare avanti insieme. Il mio piccolo contributo: la prima manovra del governo ha colpito i poveri mentre l'inflazione è altissima e il governo non dà mezza risposta; non ha messo investimenti né su Sud né su sanità pubblica e sulla sanità pubblica universalistica dobbiamo fare una grande battaglia per avere più risorse. A Firenze ci siamo ritrovati anche a difesa della scuola pubblica, pagando meglio gli insegnanti e non con le gabbie salariali. Due terreni costituzionali su cui una battaglia comune si può fare".
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E poi il lavoro: "Si può fare qualcosa per spezzare la precarietà, e la Spagna ci ha insegnato che si può. E poi una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata. E accanto al rafforzamento della contrattazione collettiva bisogna anche fissare una soglia sotto la quale non è lavoro ma sfruttamento, ed è il salario minimo che serve a questo Paese. Sono disponibile a cambiare la nostra proposta per trovare una direzione unitaria".