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Schlein, alta tensione con Gualtieri: "Li ha mandati a quel paese"

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La guida del Pd parte in salita per Elly Schlein. Tra i grattacapi che la neo leader deve affrontare c'è quella del termovalorizzatore di Roma. La sua posizione in merito è nota, ma non va di pari passo con quella del sindaco della Capitale, anche lui del Pd. A rivelarlo è Dagospia, che riporta un retroscena tutt'altro che tranquillizzante. "Come i 5stelle di Conte, anche al nuovo Pd falce & mart-elly non piace il progetto del termovalorizzatore romano e ha chiesto al sindaco Gualtieri di cercare nuove tecnologie per far scomparire la monnezza dell'Urbe. Il placido Gualtieri li ha mandati a quel paese". Insomma, la Schlein ha già un nemico interno. 

 

 

E le tensioni sono solo destinate a crescere. Se infatti la segretaria ha ribadito che "ci confronteremo con i nostri amministratori locali". Roberto Gualtieri non intende fare retromarcia: "Senza il piano rifiuti e senza il termovalorizzatore - ha tuonato il sindaco - avremmo dovuto aprire una discarica da un milione di tonnellate, nel territorio di Roma Capitale, e che sarebbe durata soltanto quattro anni. Il termovalorizzatore ci consente di produrre energia elettrica con i rifiuti, senza inquinare e risparmiando tanti soldi che oggi utilizziamo per mandare i rifiuti in impianti di altre città".

 

 

E ancora, senza lasciare spazio a dubbi: "Nella gestione del ciclo dei rifiuti a Roma prima di arrivare a una situazione di eccellenza c'è ancora molto da fare, è un miglioramento graduale che adesso, però, è possibile. Abbiamo chiuso la discarica di Albano Laziale, abbiamo trovato sbocchi alternativi e abbiamo il termovalorizzatore ormai incardinato". D'altronde la situazione è emergenziale e chi vive nella Capitale lo sa bene.

 

 

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