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Meloni alla Camera: "L'onore di chi salva vite", la frase è un manifesto

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"Rispettate la Guardia costiera". Giorgia Meloni interviene in aula alla Camera per il primo Question time a cui risponde alle domande dei deputati per la prima volta da quando è premier. Il primo quesito è quello di Riccardo Magi, segretario di +Europa, sul naufragio al largo della Libia in cui domenica scorsa hanno perso la vita 30 dei 47 migranti a bordo. Magi ha raccolto le accuse della Ong Alarm Phone, secondo cui le autorità italiane avrebbero deliberatamente ignorato le richieste di soccorso e ha annunciato l'intenzione di denunciare le autorità italiane, nonostante la smentita della Guardia costiera sia stata tempestiva e puntuale. 

"Il tragico evento del naufragio di una barca affondata si è svolto area Sar di responsabilità della Libia ed è stato inizialmente coordinato dalle autorità libiche - ha scandito la Meloni, prendendo la parola -. L'Italia ha poi assunto il coordinamento una volta ricevuta la comunicazione dell'impossibilità da parte delle autorità libiche di impiegare mezzi e su esplicita richiesta delle stesse". Quindi la leader di Fratelli d'Italia ha richiamato Magi e i parlamentari delle opposizioni (la segretaria Elly Schlein, anche lei in aula e attesa a un intervento, domenica aveva parlato senza mezzi termini di "vergogna per l'Italia e per l'Europa") ad "avere rispetto per i servitori dello Stato", ricordando che le navi mercantili hanno salvato oltre 100mila persone. Nel caso specifico, la Guardia costiera ha precisato di aver inviato il mercantile Froland sul luogo in cui si trovava il barcone in difficoltà, e che l'imbarcazione si sarebbe ribaltata proprio durante il trasbordo dei migranti.

"Per fini politici - ha poi tuonato la Meloni, ai cui lati siedono i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani - si mette in discussone l'onore di chi salva vite. La nostra coscienza è a posto", ha concluso Meloni. Parole accolte da un silenzio tombale dai banchi dell'opposizioni: una conferma al fatto che le parole del premier difficilmente possono essere messe in discussione.

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