Elly Schlein, il siluro di Fassino: "Dici no a Calderoli, ma cosa proponi?"
"Un discorso scandito da affermazioni troppo generali e talora perfino generiche, non corrispondenti all’impegno di accompagnare ogni no con una proposta alternativa": così Piero Fassino, intervistato dal Foglio, ha definito il discorso pronunciato dalla neosegretaria del Pd Elly Schlein al momento dell’insediamento domenica scorsa alla Nuvola di Fuksas. "Non puoi dire 'mai' all’autonomia di Roberto Calderoli, senza dire qual è la tua proposta. E se dici ’no' al precariato - obiettivo che tutto il Pd condivide - devi però dire qual è la tua idea di flessibilità".
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Secondo il deputato dem, insomma, la Schlein non avrebbe proposto misure concrete in alternativa a quelle che lei tanto critica. "Se, com’è indispensabile, respingi il modo sciagurato con cui la destra affronta l’immigrazione, dobbiamo dire qual è la nostra proposta - ha continuato Fassino -. E se parli di transizione ecologica dell’economia, quali sono le politiche che consentono di tenere insieme green e crescita? Su questi e altri nodi, per ora, la segretaria si è fermata alla denuncia. Mi auguro che arrivino presto le proposte".
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Sulla questione "capibastone", che la segretaria vorrebbe "estirpare" dal partito, il deputato ha spiegato che - secondo lui - "non è giusto rappresentare in questo modo il Pd. I leader politici non sono ’capibastone', e la ’comunità’ giustamente evocata da Schlein non può essere ricondotta a una visione caricaturale. Ci sono certo anche incrostazioni di potere. Ed è giusto destrutturarle, ma in qualsiasi partito convivono diverse sensibilità, tanto più in un partito grande e plurale. La diversità di opinioni, lungi dal dover essere compressa o nascosta, è una ricchezza".
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