Elly Schlein, ma come parla: "Care tutte e...", un disastro
"Care tutte e cari tutti, grazie, grazie. Il primo ringraziamento va a chi si è impegnato tanto per farci svolgere il congresso". Inizia così il discorso di Elly Schlein all'assemblea dem che dà ufficialmente via al nuovo corso del Partito democratico. La sua sinistra sarà "ecologista, femminista, inclusiva e di governo". Il suo stesso linguaggio è inclusivo, "dipenderà da tutte e tutti noi", "milioni di italiane e di italiani". E di nuovo, alla conclusione del discorso la Schlein ripete la formula "care tutte e cari tutti", "in attesa di trovare il modo per replicare anche oralmente la schwa e l’uso degli asterischi al posto delle vocali finali nelle parole", osserva il Giornale.
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Non solo. Elly Schlein è ossessionata dalla destra: "Sono deboli con i forti e forti con i deboli, non hanno il coraggio di dire ai loro alleati in Europa, come Orban, che non si può volere i benefici dell'Ue se non se ne condividono le responsabilità. Vorrei sentirlo dire a Giorgia Meloni". E ancora parla di "risposte sbagliate del governo di Giorgia Meloni, il governo più a destra della storia repubblicana. Noi siamo altro".
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Altro cosa? "Salario minimo", "questione climatica e sociale", "riconoscere i figli delle famiglie omogenitoriali", diritti per la "comunità Lgbtq+" e per gli "italiani di nuova generazione". Per il resto questo Pd sa solo porre muri: "opposizione all’autonomia differenziata", "muro sulla riforma fiscale", "abolire la Bossi-Fini".