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Luca Ciriani, sinistra asfaltata: "Naufragio? Barcone in acque libiche"

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Il governo risponde per le rime e non vuol sentire parlare di negligenze o di omissioni sull'ultimo naufragio a largo delle coste libiche. A una domanda del Corriere della Sera sulle accuse lanciate da Alarm Phone sui presunti ritardi italiani nei soccorsi dell’imbarcazione affondata al largo della Libia, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Cirlani (FdI) sottolinea che "La nostra Guardia costiera ha comunicato che il barcone era in acque Sar libiche. In ogni caso l’Italia sta soccorrendo decine e decine di navi e barconi ogni giorno. Nell’ultima settimana abbiamo portato in salvo più di un migliaio di persone grazie all’opera di Guardia costiera, Guardia di finanza e Marina militare. Mi pare strumentale continuare a puntare il dito verso di noi che, invece, avevamo visto giusto".

Ovvero? "II governo è impegnato in ogni modo per salvare queste persone, ma è impossibile garantire la sicurezza a tutti. Ciò dimostra che l’Italia non può essere lasciata sola". "I soccorsi in mare sono sempre garantiti. Se qualcuno pensa che ci sia volontà, colpa o dolo del governo nelle tragedie accadute si assuma la responsabilità di dire qualcosa di fortemente diffamatorio". L’opposizione attacca Meloni perché non ha fatto visita alle vittime. Sbaglia? "Il presidente Meloni ha dato un segnale molto forte portando tutto il Consiglio dei ministri a Cutro. E ne ha illustrato il senso politico: lotta senza quartiere agli scafisti, veri responsabili delle stragi, e riapertura di canali regolari per l’immigrazione".

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