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Alessandra Moretti, dove si spinge su Cutro: "Meloni, un passo indietro"

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"Ieri il governo, guidato dalla prima donna presidente del Consiglio, si è fermato a Cutro". Lo ha scritto sui suoi profili social l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti. "In una trasferta shakespeariana - ha aggiunto - dove i fantasmi delle bare bianche inseguivano Giorgia Meloni nelle domande schivate dei giornalisti. Ci ha deluse la premier, che non è andata da mamma sul luogo della strage ma da capo di una maggioranza litigiosa senza affermare quella posizione di comando che ci attendevamo e che era propria del suo mandato: l'hanno votata per stare un passo davanti ai suoi alleati, dove lei ha sempre detto di voler stare. Meloni può e deve essere molto di più di Salvini, ieri ha invece ceduto alla propaganda leghista sui migranti".

 

 

 

A giudizio dell'esponente democratica "in questa triste vicenda a chi governa è mancata del tutto la gravitas, che è politica, che non è burocrazia, non è stato di polizia che si limita a inasprire le leggi contro gli scafisti. Nessuna spiegazione sul perché quel barcone sovraccarico non è stato soccorso, nessuna responsabilità assunta ma sempre e solo la tecnica dello scaricabarile".

 

 



"Con le sanzioni - conclude la Moretti, pigiando il piede sull'acceleratore della propaganda emotiva e populista tipica del "nuovo" Pd targato Elly Schlein - non si può vietare a una madre di portare suo figlio verso una vita migliore, così come è da ipocriti pensare che chi scappa dai lager libici sia intimorito da qualche schiamazzo propagandista. Questo Meloni lo dovrebbe sapere come lo sappiamo tutte", ha concluso. 

 

 

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