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Elly Schlein , "non ha i voti”. Clamoroso: perché può cadere subito

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Elly Schlein ha trionfato alle primarie contro Stefano Bonaccini, questo è ormai noto. Cosa potrebbe non essere ancora noto a tutti, invece, è che la nuova segretaria del Partito democratico non avrebbe la maggioranza nell’Assemblea nazionale del partito, l'organo composto da persone rappresentative delle varie realtà del Paese. È emerso dai calcoli fatti ieri, come riporta Italia Oggi. Tra l'altro, come è stato ribadito più volte nei giorni scorsi, la Schlein ha vinto soprattutto grazie a un voto esterno al Pd.

 

 

 

"È dunque questa di Elly Schlein una vittoria mutilata e lei in persona una specie di 'Barone di Munchausen' in salsa moderna?", si chiede Domenico Cacopardo su Italia Oggi. L'editorialista poi si dà una risposta da solo: "Non è detto. Basta ricordare cosa riuscirono fare Craxi e D’Alema", scrive, facendo riferimento a due situazioni simili nel Psi e nel Pds. Cosa vuol dire tutto questo? Che la segretaria, nonostante sia minoranza nell’Assemblea nazionale, potrebbe comunque tenere efficacemente le redini del partito. A condizione, come scrive Cacopardo, "di impadronirsene con una leadership spregiudicata e decisa".

 

 

 

Il Pd, comunque, vorrebbe farsi portavoce di una visione alternativa di modello sociale ed economico rispetto all'attuale: "Più che una follia, un’intenzione velleitaria, impossibile - per frivola indeterminatezza - da realizzare nel contesto internazionale e nazionale italiano", chiosa l'editorialista.

 

 

 

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