Serracchiani contro Meloni: "Fugge, non una parola". L'ultima balla Pd
"Mi colpisce che la presidente Meloni sia volata in Calabria insieme all'intero governo e non abbia sentito il dovere, morale prima che istituzionale, di andare a incontrare i familiari delle vittime". Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera, cavalca l'onda "emotiva" dei dem targati Elly Schlein sulla strage di migranti di Cutro". Intervistata da Repubblica, la Serrachiani sottolinea come "cercare di rimediare invitando i familiari a Palazzo Chigi mi pare una toppa peggiore del buco". Secondo la Serracchiani, la premier "fugge": "Da Meloni non ho sentito una sola parola sulla necessità, il dovere di salvare vite. Giusto combattere i trafficanti di esseri umani. Vedremo il testo, ma l'impressione è che si tratti del solito decreto di una destra litigiosa e divisa, costretta a compromessi impossibili pur di non implodere. Dopodiché il nodo è un altro: la premier smetta di fuggire e ci dica cosa è successo a Cutro".
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"Quella gente chiede chiarezza, non sceneggiate. Vuol sapere cosa è accaduto nella drammatica notte fra il 25 e il 26 febbraio, perché più di 70 persone sono annegate senza poter essere salvate. Sono le stesse domande che noi facciamo da dieci giorni. Ottenendo solo ricostruzioni fumose e piene di lacune, quando non palesemente contraddittorie", aggiunge Serracchiani. "Abbiamo appreso che l'allarme sul caicco carico di migranti è stato trattato come un'operazione di polizia e non abbiamo capito, né ci hanno spiegato, perché non sia stata trasformata in una missione di soccorso".
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Che la Schlein abbia sguinzagliato le sue voci affidando loro la stessa versione dei fatti è acclarato dalle dichiarazioni praticamente in fotocopia di altri big del Nazareno. "A Cutro una conferenza stampa arrogante, senza rispetto per le vittime - incalza sui social Anna Ascani -. Posto che pensare che il governo italiano abbia giurisdizione su tutto il globo (terracqueo!) significa aver perso la testa, quale è il senso di una inutile passerella senza niente di serio da proporre?".
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Le fa eco il senatore Graziano Delrio: "Una stretta sulle regole, nessuna chiarezza sulle responsabilità della strage e nessuna umanità verso i sopravvissuti e quelli che ancora arriveranno per fuggire da guerre, persecuzioni, carestie. Quello del governo Meloni a Cutro è stato un viaggio indifferente alla sofferenza". Sì la macchina populista del "nuovo" Pd filogrillino è già alacremente all'opera.