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Schlein, retroscena-Bonaccini: "Mani libere", prima bomba sulla segretaria

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Dopo il trionfo alle primarie dem, per la neo segretaria del Pd Elly Schlein resta un nodo importante da sciogliere: il ruolo del suo avversario alle elezioni, Stefano Bonaccini. Le opzioni, stando a quanto riportato da Repubblica, sarebbero due. Il governatore della Regione Emilia Romagna potrebbe essere nominato presidente del partito, cosa che lui preferirebbe, oppure potrebbe diventarne il vicesegretario. Quest'ultimo incarico, però, lo legherebbe di più alla linea decisa dalla leader e il governatore potrebbe non avere le mani tanto libere.

 

 

 

In ogni caso, a prendere la decisione sarà l’assemblea nazionale di domenica prossima, convocata per ratificare l’elezione di Schlein e per stabilire anche come sarà organizzato il partito e quali postazioni saranno riservate ai sostenitori della mozione Bonaccini, quella sconfitta ai gazebo. Tra questi c'è anche Dario Nardella, che ha spiegato: "La nostra preoccupazione non è chiedere posti, ma far vivere le nostre idee e le nostre posizioni dentro il Partito democratico, questo significa essere pluralisti". Bonaccini, invece, ha detto: "Attendiamo di capire quale può essere una soluzione che ci metta in condizione di lavorare insieme e al meglio possibile". E ancora: "Tocca a Elly avanzare un’eventuale proposta al sottoscritto. È lei la segretaria, ci mancherebbe altro, tuttavia è pur vero che noi abbiamo ricevuto quasi la metà dei voti degli elettori alle primarie e avevo vinto con la maggioranza assoluta tra gli iscritti".

 

 

 

Ad agitare i riformisti, poi, sarebbe anche il possibile addio di quelli che temono uno spostamento del partito troppo a sinistra e un'eventuale alleanza con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. A lasciare, per esempio, è già stato uno dei fondatori del Pd, Beppe Fioroni, che ha dichiarato di non riconoscersi più in questa forza politica. Quasi subito si è scatenato anche l'attacco da parte di Italia Viva: "Del partito di Veltroni e Renzi non è rimasto più nulla - ha sottolineato Ettore Rosato - mi sembra che il Pd stia andando verso un’alleanza con il M5s e noi non staremo con loro". 

 

 

 

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