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Elly Schlein, bomba di Vittorio Feltri: "Si dice che la segretaria Pd..."

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Vittorio Feltri
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Ieri Libero ha pubblicato in prima pagina questo titolo: “Elly si allea con Conte e gli anarchici”, e per ora i fatti dicono proprio questo. Intendiamoci, la nuova segretaria del Pd ha tutto il diritto di intendersi col l’avvocato del popolo bue e con gli amici di Cospito. Non che la cosa a noi piaccia, ma in politica chiunque ha la facoltà di proporre la linea che preferisce anche se a noi fa orrore. Ma vorrei ampliare un po’ il discorso. La Schlein (un cognome che non riesco neppure a pronunciare perché di italiano non ha nemmeno una sillaba) è un fatto che abbia vinto le primarie cosiddette progressiste, e da lei ci aspettiamo un programma che giustifichi l’apparentamento con altri partiti. Peccato che il suddetto programma la gentile signora non lo abbia ancora annunciato, forse non lo ha ancora preparato, per cui non si capisce su quali basi ella potrà fondare qualsiasi tipo di collaborazione con altri movimenti politici. Quello che frulla in testa alla gentile signora lo possiamo soltanto immaginare. Mi pare di capire che abbia sposato la mistica antifascista, il che fa abbastanza ridere dato che la camicia o la maglietta nera l’abbiamo vista soltanto addosso a lei.

 


I manipoli che menano le mani sono tutti di sinistra spinta. E in questo dettaglio non trascurabile vedo soltanto una stridente contraddizione. Come si fa a combattere Mussolini e i suoi seguaci quando tutta questa gente è morta e sepolta? Forse la nuova leader dei democratici (si fa per dire) ha capito che è più comodo prendersela con i defunti che con i vivacissimi Fratelli d’Italia. La capisco ma mi è difficile giustificarla. Questo è ancora niente. Si vocifera che la signora dei martelli (e delle falci) sia talmente di sinistra da rischiare di andare fuori strada, nel senso che ha in animo di proporre la patrimoniale per finanziare aiuti tipo reddito di cittadinanza da elargire non tanto a chi è inabile al lavoro bensì a coloro che non hanno alcuna voglia di imparare un mestiere e di conseguenza di non cercare affatto un qualsivoglia impiego.

 

Al di là dei pettegolezzi e delle indiscrezioni, nessuno conosce i cardini del programma elettorale e parlamentare di madame Elly. Cosicché non siamo in grado di ipotizzare con chi il nuovo Pd sia effettivamente intenzionato ad associarsi nel velleitario tentativo di battere alle urne Giorgia Meloni, che avrà tanti difetti ma è avanti un secolo rispetto ai suoi avversari, inclusa ovviamente la Schlein che a nostro giudizio si sta predisponendo a fare una figura del piffero. Basta guardarla in faccia per capire che è negata, non potrà mai essere una leader in grado di guidare un partito moderno capace di interpretare le esigenze della società. Può darsi che mi sbagli, ma è molto difficile. 

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