Che tempo che fa, sconcerto-Elly Schlein: guerra in Ucraina, cosa le esce di bocca
Ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, ieri sera Elly Schlein ha annunciato la riapertura del tesseramento per il Pd e ha predicato unità dopo le tensioni con l’ala riformista dem. «Sento il peso della responsabilità. Sarò la segretaria di tutti» ha detto la Schlein, che ha confermato anche l’intenzione di costruire una opposizione unitaria con Giuseppe Conte su alcuni temi.
Poi, grande insistenza sulla scuola: la Schlein ha rilanciato il tema dell’antifascismo dopo la rissa fuori dal liceo di Firenze, e sparato a zero contro l’autonomia. Infine, la consueta supercazzola sulla guerra in Ucraina: «È necessario sostenere il popolo ucraino rispetto all'invasione criminale della Russia. Ho sempre aggiunto che non ci può essere sinistra senza l’ambizione di costruire un futuro di pace: non possiamo perdere questa idea».
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Eppure ieri sono arrivate perplessità sul nuovo segretario anche da Romano Prodi, intervistato a In mezz’ora in più su Rai 3. «Sono convinto che Schlein ora deve definire il programma del Pd: solo quando c’è un programma ben preciso allora una forza politica è traente dell’alleanza, ma se parte dalle alleanze quando ancora non ha un programma, allora diventa debole».
Secondo Prodi, «la accusano di radicalità, ma ci sono alcuni temi in cui bisogna essere radicali, il salario minimo ce l'hanno tutti, la difesa del posto di lavoro ce l'hanno tutti. Su questi temi il partito deve essere preciso e chiaro, ci vuole un po’ di radicalismo nei principi», ha ribadito Prodi. Detto questo «Schlein deve aggregare la società questo è un compito importantissimo se vuole che un giorno il centrosinistra prenda la maggioranza del Paese. Alleanze e aperture vanno assolutamente fatte».
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