Pd, rivolta contro Elly Schlein: "Facciamo ridere"
Elly Schlein è in piazza a Firenze con Giuseppe Conte e Maurizio Landini e questa la dice lunga sul nuovo corso del Pd che si candida ora a guidare una sinistra radicale, grillina, filo anarchica. Ma tra i dem sono più quelli che si sono tenuti alla larga dalla manifestazione antifascista rispetto a quelli che ci sono andati o l'hanno fortemente sostenuta.
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I big del Pd, rivela il Giornale in un retroscena, stanno per lo più in silenzio, forse temono le "purghe" della loro neo segretaria. Perché nessuno vuole rilasciare interviste, nessuno vuole parlare e criticare apertamente la Schlein. Qualcuno, che vuole restare anonimo svela tutto il suo imbarazzo per il corteo fiorentino. "Pericolo fascista? Facciamo ridere". Imbarazzo anche tra molti ex ministri del Pd per la decisione della segretaria di appoggiare la propaganda grillina e della sinistra radicale. Tutti a parole dicono di aver tanto voluto essere a Firenze ma "purtroppo", per impegni familiari o personali o d'altro tipo non hanno potuto partecipare. Peccato.
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Per esempio l’ex ministro Pd della Difesa Roberta Pinotti spiega al Giornale di essere in partenza per gli Stati Uniti: "Faccio i migliori auguri alla nuova segretaria e al Pd, sempre disponibile a dare una mano, ma io ora sto facendo altre cose", taglia corto. Tra gli assenti anche Lorenzo Guerini, ex ministro della Difesa, che doveva ritirare un premio a Lodi. E pure Paola De Micheli, ex ministro alla Infrastrutture aveva un impegno familiare improrogabile.