Elly Schlein, filorussi e anarchici: i compagni della segretaria Pd
Alla sua prima uscita ufficiale da segretario dem Elly Schlein ha rifondato la sinistra in nome dell’internazionalismo marxista e, soprattutto, ipocrita. Dal palco di Firenze, in occasione della manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil indetta «in difesa di scuola e Costituzione» dopo la rissa tra studenti di destra e di sinistra davanti al liceo Michelangiolo di due settimane fa, ha detto: «Non potevamo che essere qui perché a seguito di quella aggressione squadrista, la migliore risposta è esattamente questa: la straordinaria partecipazione che è il vero antidoto a quella indifferenza che non ci può essere perché il messaggio di oggi da questa piazza è chiaro, quei metodi violenti non passeranno, quei metodi squadristi non passeranno».
Passerà invece, a quanto pare, un nuovo messaggio unificatore dell’opposizione al governo Meloni cementificata grazie ai valori del neo-marxismo.
Schlein, dopo essersi intrattenuta col capo politico del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte («Sono felice che ci sia in piazza una rapprentanza del Movimento 5 Stelle, che ci siano qui altre forze civiche e della sinistra ecologista: credo che sia un bel segnale che su alcune battaglie fondamentali, come abbiamo sempre detto, noi dobbiamo lavorare insieme sia in Parlamento che nel Paese, per organizzare una opposizione») e il segretario della Cgil Maurizio Landini (i sindacati hanno pompato le cifre delle adesioni, dichiarando oltre 50mila presenze rispetto alle circa 20mila contate dalla Questura), si è fermata con la sola imposizione delle mani a parlare con gli studenti del liceo Michelangiolo, dov'è avvenuto lo scontro. Alla sua vista, hanno intonato “Bella ciao”.
INUTILI PROTAGONISMI
In piazza anche la preside del liceo Leonardo Da Vinci, Annalisa Savino, diventata eroina del panorama antagonista dopo la sua circolare in cui ricordava che «il fascismo nacque dall'indifferenza», provocando lo sdegno del Ministro Giuseppe Valditara (di cui tutti in piazza hanno chiesto le dimissioni al pari di quelle del Ministro Piantedosi). La difesa della Costituzione come la immagina la Schlein a quanto pare prevede anche lo sfoggio di cori da Anni di Piombo come: «Il maresciallo Tito ce l’ha insegnato, uccidere un fascista non è reato».
INSULTI ALLE VITTIME
Ma non solo. Perché i toni da freak show dell’antagonismo si sono susseguiti per tutto il pomeriggio, tra bandiere titine sventolate a pochi passi dai leader di Pd, M5S e non solo (presenti oltre al sindaco Dario Nardella che venne tenuto lontano dalla piazza “rossa” nella manifestazione di 10 giorni fa, e al governatore toscano Eugenio Giani, anche il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e una delegazione di Italia Viva guidata da Teresa Bellanova) ai vessilli del marxista Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Usa, Ue e Canada lo annoverano tra i movimenti terroristi) fino agli immancabili cori in sostegno di Alfredo Cospito: “Fuori Alfredo dal 41 bis”. Insomma, un po’ di tutto, culminato dai cartelli con scritto “ucraini nazisti assassini” laddove le “s” sono state rappresentate come quelle delle “ss” di Hitler. Curioso, specie per via del sostegno ribadito più volte senza se e senza ma all’Ucraina da parte del Pd e della stessa Schlein, la papessa rossa, che evidentemente con la piazza che si candida a voler rappresentare non ha ancora parlato granché.