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Mattia Santori: "Pd, chi sono i cattivi". Myrta Merlino sconcertata

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Tra gli effetti collaterali dell'avvento di Elly Schlein ai vertici del Pd, ahinoi, c'è anche il ritorno del sardina Mattia Santori, quello che sogna di costruire stadi da frisbee e le cui supercazzole post-adolescenziali, a tratti, sconcertano. E così arieccolo, ospite in collegamento con L'aria che tira, il programma condotto da Myrta Merlino su La7, la puntata è quella di giovedì 2 marzo.

Santori parte in quarta a tromboneggiare e spiega: "La gente cercava l'etichetta delle Sardine, come se fosse un qualcosa che uno si attacca addosso e si tiene per tutta la vita. Io ne sono un esempio. In verità, siamo andati avanti e abbiamo costruito una comunità dal basso, trasversale, che ha lottato per entrare dentro una famiglia più grande. Abbiamo ceduto sovranità e siamo entrati in un movimento più grande. Elly Schlein ci ha dato rappresentanza e siamo arrivati a rappresentare nel Pd un habitat adatto per tutte quelle forze non riconoscibili o non riconosciute, insomma fini a se stesse", afferma.

 

Dunque la Merlino gli chiede conto dell'uscita su Beppe Fioroni, "per un Fioroni che esce ci sono 100 nuovi iscritti", sparata sardinata che ha subito scombussolato il Pd, con la parte moderata sempre più in subbuglio nel vedere Santori "unchained" da quando Elly è segretaria (e soprattutto in subbuglio nel vedere Elly leader). E Santori, rispondendo alla Merlino, si produce in una contorsione linguistica delle sue: "Il ragionamento era diverso, poi non lo dice Mattia Santori ma 600mila persone che sono andate a votare e che chiedono un rinnovamento. Questa è la vera sberla alla dirigenza nazionale e locale del Pd". Tradotto: conferma in toto quanto aveva detto su Fioroni, salvo spiegare in premessa che il ragionamento "era diverso". Ma non lo era affatto. Insomma... si salvi chi può.

 

E ancora, la conduttrice lo incalza: "Si può restare tutti insieme? O è necessario che un pezzo di questo partito esca?". E il sardina risponde: "Io credo che la risposta all'uscita di Fioroni la abbia data Bonaccini: ha detto che siamo qua per lavorare insieme". E a stretto giro, nel maldestro tentativo di allontanare le ombre di scissione che incombono sul Nazareno, Santori aggiunge: "I cattivi sono altri, non Schlein o Bonaccini". Testuali parole: i "cattivi". Roba da... "dietro alla lavagna!", insomma roba da scuola dell'obbligo. Tanto che anche Myrta Merlino appare basita: "Cattivi? Ah beh...", chiosa la conduttrice. Benvenuti nel magico mondo sardinato del piddi targato Schlein.

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