Piantedosi replica alla sinistra: "Io questurino? Orgoglioso di esserlo"
Infuria la polemica politica sulla strage di Cutro, il naufragio della scorsa domenica che ha spezzato 66 vite. Elly Schlein, neo-segretaria Pd, passa subito all'attacco: accusa Matteo Piantedosi e intima le dimissioni al ministro dell'Interno, mettendo contestualmente nel mirino anche Giorgia Meloni per "l'assenza grave della sua voce".
Ovviamente Piantedosi non incassa silente. E nel corso dell'audizione in Affari Costituzionali sulla tragedia, afferma: "Se c'è stata un debolezza del ministero mi assumerò e mi assumo tutte le mie responsabilità". E ancora: "Se andiamo a vedere morti e tragedie degli anni scorsi, in passato sono successi altri episodi simili. Se uno guarda il bilancio di quello che avviene da molti anni, i fatti smentiscono".
E ancora il ministro dell'Interno ricorda come "questo governo prima ancora di questa tragedia ha dimostrato di avere riguardo rispetto a quello che c'è dietro ai processi migratori. Noi ci siamo posti il problema prima".
Ma soprattutto, Piantedosi snocciola i fatti, ricordando come "l'assetto aereo Frontex che per primo ha individuato l'imbarcazione dopo le 22 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall'Italia non aveva segnalato una situazione di pericolo o distress a bordo, evidenziando la presenza di una persona sopra coperta e altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell'imbarcazione. Poi c'è stato un peggioramento delle condizioni meteo".
"In merito all'attribuzione di eventuali responsabilità del naufragio - riprende il titolare del Viminale -, lasciamo fare alla magistratura cui spetta la compiuta ricostruzione dei fatti: questo non vieta al governo di dire nel frattempo quello che sa, ma io personalmente confido nella competenza e nella professionalità delle nostre strutture di law enforcement e di search and rescue". Poi, circa l'ipotesi di mancata tempestività dei soccorsi, ha aggiunto: "Ci sono stati eventi in cui anche la gestione del trasbordo e l'affiancamento del mezzo si è rivelata tragica. Per cui, fidiamoci di chi ha fatto la valutazione e quindi del personale che è deputato a fare quel lavoro".
Infine, un moto d'orgoglio: "Vengo spesso stigmatizzato o giudicato per essere stato un funzionario di polizia, qualcuno ha detto un questurino. Sappiate che ne sono orgoglioso", ha concluso Piantedosi.