Matteo Salvini, Cutro e gli scafisti: furioso, chi vuole portare in tribunale
"Solidarietà a donne e uomini della Guardia Costiera, che fanno sforzi immani per salvare vite e contrastare i trafficanti di esseri umani". Matteo Salvini interviene sulla strage di migranti nel naufragio di Cutro, in Calabria, e attacca chi, a sinistra, per attaccare il ministro degli Interni Matteo Piantedosi e il governo di Giorgia Meloni ha sollevato dubbi sui ritardi nei soccorsi ai disperati, oltre 60 tra uomini, donne e bambini, che hanno perso la vita all'alba di domenica scorsa nel mar Jonio, a poche decine di metri dalle coste italiane.
"Chi osa metterne in dubbio l'impegno, lo sforzo e la straordinaria professionalità - ha tuonato il leader della Lega, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti - ne risponderà nelle sedi opportune". Insomma, Salvini è pronto a portare tutta questa storia, strumentalizzazione politica compresa, in tribunale.
Dalle pagine del Corriere della Sera, è intervenuto anche lo stesso Piantedosi per sgombrare il campo da sospetti ed equivoci: "Non c'è stato alcun ritardo. Ho presieduto la riunione a Crotone e so che sono stati fatti tutti gli sforzi possibili in condizioni del mare assolutamente proibitive. Per questo - ha sottolineato il titolare del Viminale - voglio ringraziare il personale che, mettendo a rischio la propria vita, interviene quotidianamente per salvare i migranti in difficoltà su barchini alla deriva e che navigano in condizioni di grave pericolo".