Elly Schlein, la sua prima vittima: Vincenzo De Luca, perché trema
Vincenzo De Luca non pervenuto. All'indomani della vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd il governatore della Campania dribbla microfoni e telecamere. Arrivando al convegno organizzato a Napoli dalla Uil sul tema dell'autonomia differenziata, racconta Repubblica, il presidente della Regione Campania ha evitato qualsiasi tipo di risposta sulla sconfitta di Stefano Bonaccini nella corsa per la segreteria. Del resto De Luca è stato sin dall'inizio schierato con la mozione del presidente della Regione Emilia-Romagna così come tutti i notabili veri, parlamentari (compreso il vicecapogruppo nazionale Piero De Luca, responsabile per la mozione del forum Mezzogiorno), consiglieri e ex consiglieri regionali, gruppo comunale. Non va dimenticato che una delle differenze più evidenti tra i due candidati al Nazareno è stata proprio l’ipotesi del terzo mandato richiesto a gran voce del governatore campano. Come ha rivelato la stessa Schlein a 48 ore dalle Primarie. "Bonaccini a Napoli ha aperto al terzo mandato per De Luca, mi chiedo se sia questa la sua idea di cambiamento. Il cambiamento non si annuncia, si pratica per davvero".
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Il no comment di De Luca diventa quindi un caso politico anche perché in Campania l’attuale maggioranza fino a ieri era una sparuta minoranza. Quello che descrive Repubblica è un vero e proprio effetto Schlein sulla regione, tanto che il sindaco Gaetano Manfredi, nel fare gli auguri alla neosegretaria, ha rilanciato un tema a lui sempre caro: quello del campo largo, ovviamente aperto anche ai 5s, che gli ha permesso di essere eletto a Napoli: "Auguri di buon lavoro a Elly Schlein e al partito democratico – scrive Manfredi in tweet.- adesso la sfida è mettere in movimento una grande comunità riformista e progressista. Un nuovo progetto inclusivo e innovativo per ridurre i divari e rafforzare la crescita con l'obiettivo di ricostruire il campo largo". Manfredi ora attende le ripercussioni che il risultato di domenica potrebbero avere negli equilibri nel Consiglio comunale e nella sua giunta dove Manfredi deve ancora nominare il nuovo assessore in sostituzione di Paolo Mancuso, una casella che dovrà essere assegnata al Pd. Quello di Elly Schlein che frena e di molto le sua ambizioni personali.
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