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Serracchiani "pronta a rimettere il mandato": Schlein, Pd a pezzi?

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Debora Serracchiani è pronta a rimettere il mandato da capogruppo Pd alla Camera nelle mani di Elly Schlein. Un atto non dovuto, ma naturale conseguenza di ciò che aveva dichiarato Enrico Letta subito dopo le elezioni, ovvero che i capogruppo sarebbero stati temporanei, in attesa che il partito facesse tutto il suo percorso per eleggere un nuovo segretario. Alla Serracchiani e a Simona Malpezzi dovrebbero succedere due nomi vicini alla Schlein. 

“Con l'elezione del nuovo segretario - ha spiegato la Serracchini, che era a favore del governatore emiliano - troverei normale che venisse rimesso il mandato, lo avrei fatto anche se avesse vinto Bonaccini. Ed è vero che i gruppi parlamentari sono il luogo dove il partito farà l'opposizione più dura e determinata. La Camera è il luogo dove oggi siamo riusciti a farla questa opposizione, penso ai temi della giustizia, delle Ong e della manovra di bilancio. Io continuerò a fare la mia parte”. 

Anche la Serracchiani ha sottolineato come la vittoria della Schlein apra un nuovo capitolo per i dem, che automaticamente si sposteranno più a sinistra: “Non lo definirei anno zero del Pd perché vorrebbe dire mettere da parte 15 anni di storia che sono stati importanti. Lo definirei piuttosto un nuovo inizio. Abbiamo una segretaria donna, un partito collocato più a sinistra e sicuramente abbiamo il compito di tenere insieme tutto. Il Pd ha dimostrato di essere un partito contendibile e di non spaventarsi del voto popolare: questo - ha chiosato la Serracchiani - è un insegnamento importante per tutta la politica, una politica che si mette alla prova”.

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