Schlein, la profezia di Vittorio Feltri: "Successo inutile, Pd morto"
Mi lancio in una profezia. Vincerà pure Elly Schlein, della quale ignoravo il curriculum e perfino l’esistenza, ma nulla, neanche una virgola, cambierà nell’agglomerato dei cosiddetti progressisti, i quali non sanno cosa sia il progresso. Spiego perché. Il pretendente maschio, Stefano Bonaccini, ha recentemente e impunemente dichiarato ai quattro venti di essere orgoglioso del suo passato di comunista. La signora non si è esposta molto con le parole, tuttavia ha lasciato intendere con le proprie esternazioni di essere più a sinistra, cioè più rivoluzionaria, del suo antagonista. Il che significa che entrambi i contendenti sono rossi che più rossi non si può. Ergo, in entrambi i casi, per la politica stracciona dei Democratici, di nome e non di fatto, non muterà un bel niente.
La squadra della Schlein, spunta un nome sconcertante: che roba è il Pd
Il Pd resterà quello che è sempre stato, un gruppo di compagni allo sbando, orfani del vecchio e logorato PC, figlio degenere di Stalin, Brezhnev e similari, il peggio del peggio. Inutile illudersi che la nostra azzoppata democrazia possa camminare senza inciampi sulle gambe di certa gente che ancora rimpiange i bolscevichi nostrani i quali per anni e anni si sono ispirati senza vergogna alla dittatura violenta dei sovietici, i cui rimasugli in Russia continuano a dettare legge e a gettare bombe sull’Ucraina.
Per fortuna, i nostri connazionali non ne possono più delle falci e dei martelli, cosicché nessuno di questi è preoccupato del futuro dei democratici fasulli, tanto è vero che delle primarie tese a sostituire Letta se ne infischiano allegramente. Quella che i rossi stanno disputando è una partita a perdere che non porterà una ventata di aria fresca, bensì confermerà la paralisi attuale dei compagni che, non avendo un solo argomento consistente da dare in pasto al popolo bue, si irrigidiscono comicamente sull’antifascismo ormai morto e sepolto.
"Un problema per gli italiani": Lollobrigida travolge Schlein, chi è davvero
Praticamente tirano a campare in un mondo inesistente che sta in piedi, male, criticando le camicie nere e i dispensatori di olio di ricino che riposano in pace al cimitero. Inoltre, per apparire falsamente moderni, predicano i concetti sdruciti del politicamente corretto, la lode agli omosessuali e alle lesbiche, vari ius, il femminismo esasperato e altre baggianate di moda. Con questo bagaglio miserrimo non andranno lontano, a prescindere dal nuovo comandante. Tenteranno di cavalcare l’ecologismo trascurando che il clima muta da sempre sul nostro pianeta. Insomma, è evidente che i loro sforzi per resistere sono vani, essi sono già lunghi e distesi, cioè morti.