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Pd, bomba a seggi aperti: "Votiamo con un metodo bizzarro"

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I gazebo delle primarie Pd sono aperti ma è rissa dem anche nel giorno del voto per scegliere il nuovo segretario. In un’intervista a Repubblica l’ex tesoriere Pd, Luigi Zanda lancia il siluro sul partito: “Come hanno già detto Bonaccini e Schlein bisogna modificare le regole. Sei mesi per fare un congresso sono un’enormità e le primarie devono servire per selezionare i candidati alla guida delle istituzioni — Comuni, Regioni e Governo — mentre sarebbe bene che il segretario del partito lo eleggessero gli iscritti. Il doppio voto nei circoli e poi ai gazebo è un metodo bizzarro”.


E ancora: "Stiamo attraversando una fase molto complicata – dice l’ex senatore dem – abbiamo cambiato lo Statuto per far votare Elly Schlein e Articolo1. Visto che c’eravamo potevamo affrontare questioni di maggiore sostanza. Ridiamo forza al partito sui territori e aumenteranno anche gli iscritti”. Zanda, conclude, voterà Bonaccini “perché è un amministratore solido e perché non posso votare per una deputata che si è iscritta al partito il giorno prima di candidarsi”. Ora c'è attesa per capire in quanti si sono recati ai seggi allestiti nei gazebo per votare. Sotto un milione sarebbe un flop clamoroso. 

 

 

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