Giuseppe Conte: "Ecco perché continuo a pagare Beppe Grillo"
Grande rimpatriata in casa 5Stelle: Giuseppe Conte, Roberto Fico, Marco Travaglio e non solo si sono ritrovati per la prima data dello spettacolo teatrale di Beppe Grillo, "Io sono il peggiore", a Orvieto. "Visto che spettacolo? Avrà successo anche con la sua nuova religione, d’altronde chi avrebbe mai scommesso sul M5s?", ha commentato il leader all'uscita da un ristorante. A raccogliere le sue dichiarazioni Simone Canettieri del Foglio. "Rimane il miglior comico italiano”, ha commentato invece l'ex presidente della Camera. Mentre il direttore del Fatto Quotidiano: "Era in formissima, mi è molto piaciuto: ho visto tutti i suoi show”. Quando gli è stato fatto notare che Grillo ha parlato di “processo politico” contro il figlio, lui ha controbattuto: “Non mi sembrava il cuore dello spettacolo”.
2° mandato? Abbiamo scherzato: tornano i "mostri", clamoroso nel M5s?
Uno degli ultimi a uscire dal locale è proprio lui, Grillo: "E domani si va a Cassino. Ho fatto tutto a braccio, senza scaletta e alcune battute me le sono anche dimenticate. Ho 75 anni, ragazzi". Sul palco qualche battuta è rivolta anche all'esecutivo: "Il governo Meloni va lasciato lavorare, alla fine si prenderà tante battaglie del Movimento, cambiando solo nome alle cose”. Ovviamente, però, tra queste cose non rientra l’abolizione del reddito. Conte ormai avrebbe imparato a tenerlo a bada. Quando gli è stato chiesto perché continui a pagare Grillo come consulente, lui ha risposto: "Siamo due facce della stessa medaglia. Non è vero che Beppe non ci aiuta, e comunque è un grande consulente per noi. Ha intuizioni, capisce di comunicazione come pochi". E ancora: "E comunque è meglio Beppe dei consulenti scelti dal Pd in campagna elettorale, non crede?".
Giarrusso derideva Bonaccini, tutti gli insulti dell'ex M5s al Pd: solo a dicembre...
Canettieri, poi, scrive che "la parte finale dello spettacolo è una nemesi per chi sull’insulto, sul vaffa e sullo sputo ha fondato un Movimento che è andato a Palazzo Chigi, spinto dal 33 per cento degli elettori. Sì, Grillo legge le mail piene di improperi che gli mandano. Molte di queste sono del 2020, subito dopo il governo con il Pd, altre risalgono all’epoca del governo con Draghi. Le ultime grandi scelte dell’istrione che fa ridere solo chi gli vuole bene". Tra i grandi assenti allo show ci sono i parlamentari: pare che in pochi siano andati a vedere Grillo a teatro.
"Perché un collega mi adora": la sparata dell'assicuratore Danilo Toninelli