Bonaccini ci crede ancora: "Senza il Pd, non esistono alternative"
Stefano Bonaccini si è intestato la responsabilità dell’analisi della disfatta elettorale in Lombardia e nel Lazio, dato che Enrico Letta ha fatto piangere dal ridere con un tweet che sapeva quasi di “vittoria”. “Meglio guardare avanti. Il Pd rimane la forza più rilevante del centrosinistra”, ha commentato il governatore emiliano, che però trascura un particolare: al momento il centrosinistra non esiste, dato che una volta va con il terzo polo, un’altra con il M5s, ma non ha un progetto e un’alleanza vera.
"Credo che sia meglio guardare avanti - ha aggiunto Bonaccini - sono due sconfitte che arrivano dopo la pesante sconfitta delle politiche. Certificano che il Pd è la forza più rilevante del centrosinistra, con tutti i problemi che ha. Si prenda atto che senza il Pd non esiste un'alternativa alla destra. Adesso dobbiamo chiudere questo capitolo e aprirne uno nuovo: prima di parlare di alleanze il Pd deve dire chi è e che cosa vuole fare”. Essere andati meglio di M5s e terzo polo non può però bastare per giustificare la sconfitta del Pd, che è stata netta e imbarazzante.
Anche perché all’interno poi i dem sono infuriati come al solito: dato che il congresso è in corso, molti trovano facile scaricare responsabilità sulla classe dirigente del partito. “In questo quadro - è il ragionamento che circola nel Pd - Bonaccini può puntare sulla possibilità di ricostruire. In caso contrario, se ci fossimo trovati di fronte a una debacle, Elly Schlein avrebbe potuto premere sull’acceleratore e giocare la carta del rinnovamento totale del partito”.