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Regionali, Letizia Moratti spiega la disfatta: "Un freddo terrificante..."

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Tra i grandi, grandissimi sconfitti a questa tornata di voto alle regionali ci sono per certo i centristi, il cosiddetto Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi (il quale, fino ad ora, non ha proferito parola sul ko tecnico). E su tutti, la sconfitta è Letizia Moratti.

Già, l'ex vice di Attilio Fontana, dopo lo strappo e dopo il gran rifiuto che le ha opposto il Pd, ha scelto di correre per Calenda in Lombardia. Risultato? Un clamoroso flop, un risultato ben al di sotto delle aspettative: si ferma al 9,87% e resta fuori dalla giunta regionale. Insomma, una Caporetto, quella centrista.

E così, se Renzi tace, ecco che al contrario Calenda parla. E le spara grossissime: punta il dito contro gli elettori ("non hanno sempre ragione"), poi rivendica la bontà della scelta dei candidati, dunque parla di campagna elettorale con "clima da Palio di Siena". E quest'ultimo passaggio, oltre a essere difficile da decriptare, appare anche poco veritiero: la campagna elettorale infatti è stata molto sotto tono, oscurata da ben altre polemiche.

 

Insomma, parole al vento. Così come sono parole che fanno discutere - o meglio, sorridere - quelle di Letizia Moratti, pronunciate a caldo dopo la sconfitta e diventati virali alla velocità della luce. Già, perché - piove, governo ladro - la colpa del flop sarebbe (anche) del freddo. In conferenza stampa, infatti, rispondendo alla domanda di un giornalista ha affermato: "Guardi io non penso sia giusto andare a recriminare su cosa è stato possibile e cosa non sia stato possibile. Ripeto, guardate, secondo me la cifra è proprio quella di una campagna brevissima, brevissima. Tra l'altro una campagna in pieno inverno con un freddo terrificante che a me (colpo di tosse) ha creato i problemi che sentite ancora oggi", ha concluso con tanto di colpetto di tosse scenografico. Spiegazione peculiare: come se per gli altri candidati non facesse freddo (e poi, che c'entra?) e, soprattutto, che non tiene conto del fatto che quest'inverno, Milano compresa, è tra i più caldi che si ricordino.

 

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