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Calenda, sfregio agli italiani: "Gli elettori non hanno sempre ragione"

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Non riesce proprio a fare un minimo di autocritica Carlo Calenda dopo la clamorosa sconfitta elettorale. "Avete tutti scritto che la Moratti era la candidata perfetta per la Lombardia. Il Lazio con un ottimo candidato e coalizione è andato peggio. Sono trent'anni che votiamo e siamo scontenti di chi votiamo. Sostengo da sempre che votiamo per ragioni sbagliate: appartenenza e moda". attacca il leader di Azione rispondendo al post di un cronista su Twitter che definiva la scelta di Letizia Moratti come "un eccesso di tatticismo". "Basta guardare l'astensione per capirlo. È la ragione per cui abbiamo fondato Azione. Se stamattina volete sostenere che il voto a Fontana è basato sui risultati del buon governo, fatelo", prosegue Calenda. "Gli elettori decidono ma non hanno sempre ragione. Altrimenti non saremmo messi così".  

Anche in una intervista a Il Corriere della Sera, Calenda aveva attaccato gli elettori: "Se si vota come al Palio di Siena, se il voto è fideistico, i candidati contano poco. Ma io faccio politica proprio perché voglio scardinare questo sistema che porta a un’astensione sempre più alta con votanti sempre più divisi fra guelfi e ghibellini e al declino del Paese" e, aveva aggiuto, "non mi arrendo". Concludendo che a sbagliare erano stati gli elettori: "Sì, non ho timore di dirlo. È la maledizione italiana: si vota per appartenenza",

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