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Regionali, fallito il golpe-Sanremo: centrodestra pigliatutto

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Neppure il tentato "golpe" sanremese è riuscito nell'impresa di far fallire il centrodestra alle Regionali. Con Attilio Fontana in Lombardia e Francesco Rocca nel Lazio, le forze politiche al governo confermano il trend dei sondaggi. Ossia, strada spianata per Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia. Anche con una bassa affluenza. Le urne si sono chiuse alle ore 15,00 con una affluenza del 41,79 per cento. in Lazio del 42,9 degli aventi diritto, mentre in Lombardia 41,58. E pensare che la 73esima edizione, senza mai citare le elezioni, sembrava tutta virare a sinistra. Basta pensare a Fedez. Il paladino dei rossi già nella seconda serata ne ha combinata una delle sue: in diretta ha strappato la foto del viceministro meloniano, Galeazzo Bignami.

 

 

Finita qui? Niente affatto. Il rapper, avendo sortito l'effetto contrario da quello sperato, ci ha riprovato la sera dopo. Questa volta il marito di Chiara Ferragni ha chiesto al premier Giorgia Meloni di legalizzare la cannabis. Un po' come fatto dai simpatizzanti di Verdi e Sinistra che nel Lazio, guidati da Claudio Marotta, si sono dati al giardinaggio. Il coordinatore romano di Sinistra Civica Ecologista si è presentato davanti alla sede della Regione. In mano delle piantine di marijuana pronte per essere piantate. 

Anche questo per Fedez è stato un flop e allora il colpo di genio, se così lo si può definire: l'imitazione di un atto sessuale e il bacio con Rosa Chemical. Ma il rapper non è stato l'unico a tentare di "condizionare" gli elettori, con comunque scarsi risultati. Sul palco dell'Ariston è salita anche Paola Egonu. La pallavolista si è scagliata contro l'Italia e, con tanto di monologo struggente sulla sua esperienza, ha definito "razzista" il Paese. Per non parlare del dietrofront sull'Ucraina. Volodomyr Zelensky avrebbe dovuto partecipare al Festival con in videomessaggio. Almeno prima che la Rai annunciasse il cambio di passo. Il premier ucraino ha inviato una missiva letta direttamente da Amadeus. E per di più a tardissima notte, quando la kermesse salutava il pubblico per l'anno 2023.

 

 

In molti dietro alla frenata hanno temuto si nascondesse uno sgambetto al presidente del Consiglio. Quanto è bastato a sollevare non poca irritazione nel centrodestra. "Ho scoperto chi ha vinto solo stamattina, auguri al vincitore. Non commento altro, sicuramente una riflessione sulla gestione Rai nel suo complesso andrà fatta. Non ho visto la finale. Ero con mia figlia, ho fatto due passi per Firenze. È molto più bello il centro di questa città che altro", sono state le parole di Matteo Salvini seguite da quelle di Silvio Berlusconi: "No al cambio di vertici in Rai. Ma al Festival ho visto cose ideologicamente spostate a sinistra, non lo trovo giusto". Parole che a sua volta hanno svegliato l'opposizione scesa in campo per difendere Amadeus e la sua kermesse. Che dietro al successo delle Regionali ci sia proprio questo? Evidentemente Sanremo non è piaciuto neppure agli italiani, che hanno deciso di ribellarsi. Alle urne, però. 

Lo conferma niente di meno di Renato Mannheimer. Il sondaggista ribadisce che le scenette di Fedez "hanno influito pochissimo. Benigni, Ferragni e Paola Egonu potrebbero avere influito di più". "Fedez - commenta - ha solo rubato il festival a Ferragni, guadagnando in popolarità". E per quanto riguarda il possibile influsso sulle votazioni Regionali "se c'è stato - dice all'Adnkronos - parliamo di percentuali bassissime, 1 per cento o al massimo 2". 

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