Calenda, veleno: "La sparizione politica di Berlusconi sarebbe un grande risultato"
Ha scatenato la polemica politica la dichiarazione contro Zelensky da parte di Silvio Berlusconi. "Se queste elezioni portassero alla sparizione politica di Berlusconi sarebbe già un grande risultato per il Paese", commenta Carlo Calenda, leader di Azione, in un post pubblicato sul suo profilo Twitter. "Non se ne può più del discredito che periodicamente porta all'Italia: dai conflitti di interesse al putinismo; dalle gaffe al bunga bunga. Anche basta".
"Da Fratelli d'Italia ci fanno sapere che Berlusconi 'non va preso sul serio'". La presidente Meloni ci dica anche se questo governo va preso sul serio o meno, visto che da un lato si appoggia ai sostenitori di Putin e dall’altro si giura atlantista. O saremo destinati all’isolamento", avverte Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci del Pd. Al quale fa eco il collega di partito Stefano Graziano, capogruppo dem in commissione Difesa alla Camera: "Con le dichiarazioni di ieri di Berlusconi si conferma che nella maggioranza di governo ci sono gli amici di Putin. La posizione italiana nel contesto internazionali si indebolisce in modo preoccupante. Non è possibile tollerare questi sbandamenti sull’Ucraina".
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E anche il Europa le parole del Cavaliere sono state molto criticate. In particolare sono durissime la parole dell'eurodeputato estone del Partito popolare europeo (di cui Forza Italia fa parte), Riho Terras:, che ha parlato di "farneticazioni di un vecchio che dovrebbe andare in pensione. Berlusconi è incapace di comprendere i fatti fondamentali: la guerra portata avanti dalla Russia e il genocidio contro il popolo ucraino", scrive su Twitter. "I troll russi coglieranno l'opportunità ma non perdiamo il focus, il modo migliore per superare questo tipo di parole senza senso è aiutare l'Ucraina a vincere la guerra", aggiunge Terras,che è stato anche capo di Stato maggiore del Paese baltico.
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