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Regionali, altra lezione alla sinistra: Sallusti svela cosa accadrà

Alessandro Sallusti
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Ovvio che fuori da Lombardia e Lazio il fatto che oggi e domani mattina si voti per il rinnovo del governo regionale poco interessa e appassiona. È qualcosa di simile ad assistere a un campionato mondiale di calcio dove non gioca l’Italia, cosa che purtroppo tutti noi ben conosciamo. Eppure anche chi non parteciperà al voto dovrebbe avere più di un motivo per tifare perché la squadra del cuore è comunque in campo, non nel suo stadio, ma è in partita. Parlando infatti di Lombardia e Lazio, cioè di due delle più importanti regioni italiane, va da sé che gli effetti del risultato travalicheranno quei confini e avranno importanti riflessi a livello nazionale. Dopo la débâcle delle ultime elezioni comunali a Milano e Roma, c’è da dire che i candidati scelti dal Centrodestra sono di primissimo oridine e valore.

 

 

Il presidente uscente della Lombardia, Attilio Fontana, è un galantuomo che ha dimostrato di essere un ottimo amministratore; di Francesco Rocca, in corsa per la guida del Lazio, si può dire altrettanto e il suo curriculum nazionale e internazionale - presidente della Croce Rossa e Mezza Luna Italia e mondo - non lascia spazio a dubbi. Oggi insomma, se stiamo nel merito delle contese, non ci può essere il minimo dubbio per i cittadini lombardi e laziali su chi votare. Semmai serve una consapevolezza in più, cioè che questo voto è anche politico nel senso di conferma di quello nazionale che a settembre scorso ha portato il Centrodestra a governare il paese.

 

 

Tenere in casa la guida della Lombardia e conquistare quella del Lazio sarebbe la miglior risposta alle provocazioni dei nani e delle ballerine che si sono avvicendati sul palco di Sanremo sperando, a spese nostre, di portare acqua al mulino inceppato della sinistra con subdoli trucchetti e meschine provocazioni. Se andrà come io mi auguro le polemiche di questi ultimi giorni saranno archiviate con una grossa risata. L’unica incognita sta nell’affluenza per cui, cari lombardi e cari laziali, mettetevi una mano sul cuore e andate a votare, il caso vi ha affidato una grossa responsabilità. Fatelo a nome di tutti gli italiani che potendo si metterebbero volentieri in fila ai seggi per ribadire che la sinistra stia pure a giocare al festival delle canzonette, basta che si tenga alla larga dai luoghi dove si decide la nostra vita e il nostro futuro. Buon voto a chi ha il privilegio di esercitarlo. 

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