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Giorgia Meloni, minacce a Bologna: "Ti giuro, ti servirà una plastica"

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Dalla rossa Bologna nuove minacce a Giorgia Meloni. Sui muri del centro sono comparse le scritte "Meloni appesa" e "Se avessi davanti la faccia di Giorgia, ti giuro che gli (così nel testo, ndr) servirebbe una plastica". Sotto, la sigla "P38", in chiaro riferimento agli Anni di Piombo. Le minacce sono apparse dopo il corteo degli antagonisti contro le misure cautelare eseguite nei confronti di dodici attivisti del Cua, il Collettivo universitario autonomo, e del centro sociale Cybilla. Tutti accusati di vilipendio, violenza, minaccia aggravata dopo aver appeso a testa in giù durante una manifestazione il manichino raffigurante il presidente del Consiglio.

 

 

"Queste scritte sono il risultato di un clima d’odio crescente sfociato nell’ennesima manifestazione degli anarchici che trovano rifugio a Bologna, oltre che di alcune realtà estremiste di sinistra verso le quali non tutta l’amministrazione della città ha mostrato condanna ferma ed unanime", ha commentato il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei. La denuncia dell'accaduto è arrivato proprio dal gruppo di FdI in consiglio comunale.

 

 

Per il partito della Meloni si tratta dell'"ennesima conferma che i membri del Cua, Cybilla e i loro sodali non hanno minimamente capito cosa sia il vilipendio e agiscono con il senso di impunità che li contraddistingue". A Bologna, hanno aggiunto Stefano Cavedagna, Manuela Zuntini, Francesco Sassone, Fabio Brinati, Felice Caracciolo e Marta Evangelisti, gli antagonisti "si sentono coccolati dalla sinistra che governa la città. Il sindaco Matto Lepore decida con chi stare". Oggi più che mai, viste le violente azioni di cui si stanno macchiando gli anarchici in nome di Alfredo Cospito. Con il terrorista al 41 bis, minacce e attentati in Europa sono all'ordine del giorno.

 

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