Calenda contro Repubblica: "Il titolo su Benigni? Vi manca il senso del ridicolo"
"Su quel palco la nuova resistenza" titola in prima pagina La Repubblica. E l'articolo firmato da Francesco Merlo è un elogio di Amadeus e Roberto Benigni. Il conduttore del Festival di Sanremo sa "mettere in riga Matteo Salvini con più fierezza e con più nerbo di Enrico Letta", "toh, chi l’avrebbe mai detto che questo sarebbe diventato il Festival della Nuova Resistenza, l’opposizione più allegra ma più decisa a Giorgia Meloni", si legge. "Qui c’è il nostro piccolo presidente Mattarella e lì c’è il suo grande presidenzialismo con gli stivali, qui la Costituzione è difesa da Roberto Benigni mentre Giorgia Meloni l’attacca con un progetto affidato, nientemeno, a Maria Elisabetta Casellati".
E ancora, scrive Merlo: "Amadeus è diventato più potente di qualsiasi potere politico italiano, commissioni parlamentari, Vigilanza e manuali Cencelli, più importante dei ministri Sangiuliano, Roccella, Lollobrigida, e pure di Fazzolari con la pistola, e di tutti quelli che stanno per mettere le mani sulla Rai. Ed è più potente della stessa Rai che, ipertrofica e anacronistica, si tiene a galla solo con Sanremo. Ebbene, Amadeus, scialuppa di salvataggio del Titanic, è ora pure il leader a sua insaputa della Nuova resistenza, l’eroe per caso, più di lotta di Cuperlo e più di governo di Bonaccini, più uomo di mondo di Calenda, più credibile di Giuseppe Conte. È il partito del 62 per cento".
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Un totale delirio. Che scatena l'ironia di Carlo Calenda che in un post pubblicato sul suo profilo Twitter ridicolizza Merlo: "La mancanza di senso del ridicolo e soprattutto la mancanza di rispetto per la Resistenza. P.s attenti perché l’ultima volta che avete scritto un’idiozia del genere era a proposito delle Sardine. Non è andata a finire benissimo".