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Alessandra Mussolini fa impazzire il Pd: "Busto del Duce? Venite a vedere"

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"E' una sua, giustamente, libertà". Alessandra Mussolini interviene a modo suo sul tema del busto del Duce in casa di Ignazio La Russa: a spazzaneve. E demolisce la sinistra che in nome di un anti-fascismo sempre più strumentale e di bandiera ha provato ad alzare un altro polverone sul presidente del Senato, ex Msi, Alleanza nazionale, Pdl e oggi esponente di spicco di Fratelli d'Italia, il partito della premier Giorgia Meloni.

 

 



Come suo solito, la Mussolini dispensa una buona dose di ironia e una franchezza quasi brutale: "Se venite a casa mia è pieno - commenta ad Agorà, su Rai 3, riferendosi ai busti del Duce -. Quello è mio nonno. E quindi ci mancherebbe altro. Io credo che se noi andiamo avanti con questo seminare anche un po', non dico odio, speriamo che non sia così, ma zizzania tra le varie differenze non arriviamo da nessuna parte". Una discreta lezione, quella dell'europarlamentare di Forza Italia, che fa eco alle parole dello stesso La Russa rilasciate a Repubblica: quel busto, sottolinea, "è solo un fatto familiare" ed "è un ricordo di mio padre". Come Tatarella, "condividevo la volontà di far superare alla destra la fase del nostalgismo e di pensare a una destra moderna, europea, che poi per carità può avere differenze nelle valutazioni storiche". Chiaro a tutti, tranne che ai cosiddetti "progressisti".

 

 

 


Ad Agorà, la Mussolini è intervenuta anche su un altro tema, quello dell'utero in affitto, con grande delicatezza e autonomia di pensiero. "Ci sono due diritti da tutelare. Uno dei genitori, se è un diritto, ma io credo di sì, sia una volontà, un voler dare amore e deve essere garantito. Allo stesso modo devi garantire anche un figlio, il diritto di sapere quali sono i genitori...Però dato che nella maternità surrogata ci sono sempre di mezzo i soldi, perché spesso le donne vengono sfruttate e vendute, sono tematiche delicate". 

 

 

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