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Ignazio La Russa, la rivelazione: "Perché non butterò mai il busto del Duce"

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Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha voluto ricordare con un intervento in Sala Zuccari a Palazzo Giustiniani Pinnuccio Tatarella. In un incontro promosso dalla Fondazione Tatarella, La Russa ha omaggiato "il padre della destra di governo e precursore del centrodestra". "Mi sento spesso inadeguato al ruolo di presidente del Senato, ma poi ho pensato che è poco se mi considero ma è molto se mi confronto", ha affermato il presidente di palazzo Madama. E ancora: "Pinuccio ci manca tutti i giorni - ha quindi aggiunto -. Io ogni volta che ho un problema politico mi interrogo ’cosa farebbe Pinuccio?’. Io sono sempre dipinto come quello che ha il busto del Duce, me lo ha lasciato mio padre e non capisco perché dovrei buttarlo. Io non lo butterò mai, come mi terrei un’opera d’arte di Mao Tse-tung se me l’avesse lasciata".

Poi lo stesso La Russa ha voluto spegnere le polemiche delle settimane passate con cui la sinistra lo ha attaccato per il suo busto del Duce a casa: "Scusatemi se parlo di me. Sono sempre dipinto come quello che ha i busti del Duce, è vero ce l’ho, me lo ha lasciato mio padre, non capisco perché dovrei buttarlo... Non lo butterò mai, così come non butterei il busto di Mao Zedong se mi avessero lasciato un’opera d’arte sua... Scusatemi ancora per questa parentesi personale, che volevo assolutamente esternare...". Parole chiare che zittiscono le accuse che arrivano da sinistra. 
 

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