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Salvini, "spero in una cosa": Egonu a Sanremo, caso politico

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Non ci sarà il video-messaggio del presidente ucraino Zelensky in finalissima, ma la prima serata del Festival di Sanremo ha già il suo piccolo caso politico. La presenza in prima fila del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: giusto il tempo di ascoltare il monologo di Roberto Benigni in onore della Costituzione e lasciare l'Ariston. Un messaggio, sottolineano i più maliziosi, a chi nella maggioranza aveva contestato la presenza di Zelensky in quanto troppo "politica".

Intervistato da Rtl 102.5, Matteo Salvini martedì mattina interviene sulla questione con parole decisamente pesanti. Non lo sconvolge Blanco ("Ho scoperto che uno ha preso a calcio i fiori. Boh, non mi appassiona") e nemmeno la presenza di Mattarella in teatro: "Ha diritto di svagarsi anche il Presidente della Repubblica, non sto a fare polemica su questo. È un momento complicato per gli italiani, fare la polemica su Sanremo, Blanco, i fiori, Mattarella...". Però, prosegue il ministro delle Infrastrutture e Trasporti nonché leader della Lega, "che non ci sia la presenza di Zelensky quanto meno non mi dispiace perché portare la guerra tra i Cugini di Campagna, Blanco, Giorgia e Ultimo mi sembra fuori luogo. Ma anche parlare di Mattarella sì o no...". Quanto alla lettera del presidente ucraino che sarà letta l'ultima sera, "sabato io avrò finito la campagna elettorale, sarò coi miei figli e ci guarderemo un film, non penso mi chiederanno di leggere la lettera". 

Giovedì sarà la serata di Paola Egonu, la pallavolista azzurra di origine africana che ha detto di non voler fare un figlio per paura delle reazioni razziste degli italiani. "Paola Egonu è una grande sportiva ma spero non venga al Festival di Sanremo a fare una tirata sull'Italia - paese razzista - commenta ancora Salvini -. Gli italiani hanno tanti difetti ma non sono razzisti: sono un popolo che ha emigrato, che accoglie, che è solidale e generoso, che allunga una mano a tutti. Mi auguro che gli italiani, che hanno già tanti problemi, non si sentano colpevolizzati da chi usa la Tv pubblica per fare la morale a qualcuno".
 

 

 

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