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Alfredo Cospito, condizioni disperate? Il "Piano Omega" del governo

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A mali estremi, estremi rimedi. Se Alfredo Cospito, anarchico in carcere per aver gambizzato l'ad di Ansaldo Nucleare, non tornerà a mangiare ecco che subentrerà il "piano Omega": una "scorta" pronta a partire ventiquattro ore su ventiquattro e una "bonifica" del percorso affidata pochi minuti prima a polizia o carabinieri. E poi due auto della penitenziaria e un’ambulanza del 118 che lasciano il carcere di Opera diretti verso l’ospedale San Paolo. Il piano altro non è - fa sapere Il Corriere della Sera - che il trasferimento di un detenuto al 41 bis dal carcere al ricovero ospedaliero.

 

 

Anche se le sue condizioni vengono definite "non allarmanti", i magistrati del Tribunale di sorveglianza, diretto da Giovanna Di Rosa, sono in "costante contatto" con i medici. Cospito è infatti arrivato al centodecimo giorno di sciopero della fame. Non a caso volte al giorno i sanitari controllano i parametri vitali: peso, pressione e l’esame del sangue ogni mattina per stabilire i valori degli elettroliti. "Benché il paziente sia sottopeso dopo un forte e rapido dimagrimento, i parametri restano all’interno dei limiti", assicurano aggiungendo che l'uomo è ancora compatibile con la detenzione. Al momento assume solo liquidi, zucchero e sale.

 

 

Ma, in caso di necessità e contrariamente al volere del diretto interessato, si procederà con il Trattamento sanitario obbligatorio (Tso): "Lo Stato ha il dovere di tutelare la vita del detenuto, anche contro la sua volontà". Fuori dal carcere non accennano a placarsi le manifestazioni di chi, come Cospito, chiede per l'uomo la fine del carcere duro. Manifestazioni che sfociano nella violenza: sabotati alcuni ripetitori nell’Alessandrino al confine con la Liguria e scritte su un treno del metrò a Milano. 

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