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Luigi Di Maio, dove e con chi l'hanno beccato. Ma cosa ci faceva?

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Cosa ci faceva Luigi Di Maio a Washington al National Prayer Breakfast, convention bipartisan fortemente ancorata ai valori cristiani, al centro di molte polemiche legate al potere che è in grado di esercitare in tutto il mondo, tanto da ispirare la serie Netflix The Family’? La sua presenza non è certo passata inosservata. L'ex ministro degli Esteri ed ex grillino era seduto in prima fila alla cena inaugurale, al tavolo con lui - secondo quanto apprende l’Adnkronos - Grace e Bill Nelson (capo della Nasa), il ministro degli Esteri del Pakistan Bilawal Bhutto Zardari e il professore della Luiss Alberto Castelvecchi. Tra gli interventi alla kermesse, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente ucraino Volodymir Zelensky (in collegamento), il Re di Giordania Abdallah II.

 

 

Nel 2020 all’evento avevano partecipato Giorgia Meloni e Lucio Malan, e anche allora non mancarono le polemiche. L’invito, si apprende, è arrivato dagli organizzatori Zack Wamp and Jim Slattery. Nelle ore precedenti all’inizio della kermesse Di Maio aveva visitato il Museo della Bibbia di Washington su invito di Alessandro Iovino, scrittore evangelico e rappresentante europeo del museo.

 

 

"In questa fase sono pronto a novità e nuove sfide, vedremo quali accogliere. Posso però dire che c’è vita, tanta vita dopo, sarà scontato ma vuole essere un incoraggiamento a tutti non restare legati a una sola esperienza, anzi: la vita spesso ci porta fuori dalle zone di comfort e questo è un fatto positivo perché ci consente di capire le nostre capacità, quelle che immaginavamo neanche di avere", ha detto poi in collegamento da Washington con la seconda giornata del V Sustainability Forum di Fortune Italia, organizzato con VeniSIA a Venezia. 

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