Meloni da Scholz, asse Italia-Germania: "Pnrr, serve flessibilità"
"Vedo una intesa in politica estera e in quella della sicurezza, soprattutto in merito all'aggressione russa dell'Ucraina e quando si tratta di superare le conseguenze della guerra". Il cancelliere tedesco Olaf Scholz celebra l'asse con Giorgia Meloni nella conferenza stampa congiunta a Berlino con la premier italiana. "Italia e Germania sostengono l'Ucraina nella difesa contro l'aggressione della Russia e siamo determinati e compatti con gli Stati Nato nell'appoggiare l'Ucraina", ha aggiunto Scolz. "Sarò a Kiev nelle prossime settimane - ha invece confermato la Meloni -, prima del 24 febbraio", anniversario dell'invasione russa. L'ho già concordato con il presidente Zelensky".
Non c'era solo l'Ucraina nel menu dei due leader. C0n Scholz, Meloni ha insistito molto sulla flessibilità nell’uso dei fondi europei esistenti e, non a caso, della delegazione italiana alla Cancelleria faceva parte anche il ministro Raffaele Fitto che sovrintende le scelte e la gestione sia del Pnrr che della politica di coesione. Meloni ha indicato che "in Europa occorre mantenere un livello di competitività che sia uguale per tutti gli stati membri e per noi una possibile soluzione è la piena flessibilità sui fondi Ue già stanziati in questi anni che sono già a disposizione". L’obiettivo è "usare quelle risorse per affrontare le grandi sfide a partire dalla sfida energetica".
La premier ha citato espressamente le risorse di REPowerEU, lo strumento europeo per superare la dipendenza energetica dalla Russia, i fondi del Pnrr e i fondi della coesione del vecchio esercizio finanziario Ue 2014-2020 e del nuovo 2021-2027. Sui modi e le condizioni della flessibilità oltre quella già prevista (limitata) è in corso da settimane un negoziato fra l’Italia e la Commissione europea. Il governo vuole spostare dei progetti di investimento dal Pnrr alla politica di coesione per svariati miliardi di euro per sfuggire alla stretta dei tempi ravvicinati previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza.
"Italia e Germania - ha aggiunto la leader di Fratelli d'Italia - sono nazioni legate da un rapporto bilaterale esteso a quasi tutti i settori della vita pubblica e privata", un "partenariato caratterizzato da una strettissima interconnessione economica, che rende le nostre economie fortemente complementari e fondamentali per l'economia Ue".
Altro tema caldissimo, quello dell'immigrazione. Affidare l'immigrazione ai trafficanti non è gestire il fenomeno con responsabilità e solidarietà, ha sottolineato la premier. "Il tema dei profughi e il tema della migrazione sono materie diverse. In questi anni sul fronte sud le due cose si sono sovrapposte e questo fa sì che nella stragrande maggioranza dei casi chi arriva in Italia non ha diritto alla protezione", ha detto Meloni, secondo cui questo crea "difficoltà a chi ha diritto di protezione". "Piu' le tue quote di immigrazione sono coperte da chi entra illegalmente e meno potrai aiutare chi entra legalmente. Per questo sono d'accordo con Scholz sul dialogo con i Paesi di partenza", ha detto Meloni. "Non credo che aiutare questa gente, i trafficanti, ad arricchirsi sia il modo per affrontare la questione con responsabilità", ha aggiunto. "Sono disponibile ad aprire i consolati per far fare domande regolari e distribuire chi può entrare, ma una cosa diversa è far gestire l'immigrazione, mescolando regolari, irregolari e migranti economici come se fossero la stessa cosa. E oggi abbiamo anche un problema di sicurezza e siamo richiamati alla responsabilità", ha aggiunto.