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Porro: "Cospito una bestia, era già stato graziato da Cossiga"

Nicola Porro  

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Nicola Porro, in un video pubblicato sul suo sito, torna sul caso di Alfredo Cospito e sulle parole di Giorgia Meloni che intervistata il 2 febbraio a Dritto e rovescio su Rete 4 ha spiegato: "È un anarchico che è in carcere perché condannato per il reato di strage e perché ha sparato alle gambe di un dirigente di Ansaldo Nucleare. Cospito finisce al 41 bis perché durante la sua detenzione trovava il modo di mandare messaggi agli anarchici all’esterno dicendo di continuare la lotta e organizzarsi. Per questo finisce al 41 bis e comincia a fare lo sciopero della fame, perché rifiuta l’istituto del carcere duro. La cosa interessante che non credo si sia notata è che nel 1991 Cospito era già in carcere, decise di fare lo sciopero della fame e venne graziato" dall'allora presidente Francesco Cossiga. Proprio così, "lo Stato lo ha graziato, lui è uscito ed è andato a sparare a della gente. Questo per capire che non stiamo parlando esattamente di una vittima per come la vedo io".  

 

 

"Quello fu uno dei momenti della sua vita, così ha detto Cospito quando gambizzò il dirigente, quindi per noi è isolarlo. Il punto fondamentale di questa vicenda è che insieme a tre mafiosi facesse questa battaglia sul 41 bis", prosegue Porro. "Queste sono bestie, non sono esseri umani normali". 

 

 

 

 

 

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