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Giovanni Donzelli, "cosa deve capire": l'attacco da Forza Italia

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Il caso Donzelli preoccupa Giorgia Meloni, che ha chiesto anche con una telefonata in diretta a Barbara Palombelli a Stasera Italia, su Rete 4, calma e sangue freddo. Al Paese, al Parlamento, alla stessa maggioranza di centrodestra. L'uscita di Giovanni Donzelli, numero 2 di Fratelli d'Italia, in aula a Montecitorio sul 41 Bis, l'anarchico Cospito le accuse circoscritte al Pd di aver sostenuto lo sciopero della fame del detenuto, ha sollevato un polverone in Parlamento, con tanto di richiesta di dimissioni dello stesso Donzelli e del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, suo compagno di partito accusato di avergli rivelato delle informazioni riservate. I diretti interessati smentiscono nello specifico, parlando di "nessun livello di segretezza" sulle carte in questione, ma la bomba politica è esplosa. 

 

 

 

Lo testimonia il commento assai duro di Maurizio Gasparri, esponente di spicco di Forza Italia, diretto proprio a Donzelli: "Giovanni si deve rendere conto che è di fatto il reggente di Fratelli d'Italia, un partito che aveva l'1% ed è approdato, senza regali di nessuno, a questo ruolo così importante. Ci sono delle cose che cambiano e vanno gestite diversamente da prima". Un invito, piuttosto esplicito, a uscire dalle vesti di deputato d'opposizione e incarnare invece l'anima, più cauta, di uomo  di governo. "Lui dice che quelle notizie che ha riportato in Aula non sono notizie che ha attinto dal Copasir - prosegue Gasparri in una intervista al Corriere della Sera -. Non so che documenti siano o come li ha ottenuti, li ho letti su alcuni giornali". Il ministro della Giustizia Carlo Nordio "ha detto che ha disposto la verifica su quanto è successo e che dopo saprà dire. Ha rinviato l'esito di una verifica che ha disposto già da martedì. Io comunque mi fido di quello che dice Donzelli. Aspettiamo cosa dice Nordio". 

 

 

 

 

Gasparri sottolinea di non amare il "'turismo carcerario', cioè i parlamentari che vanno a trovare i detenuti in carcere". "Io nella mia vita sono andato a trovare soltanto Marcello Dell'Utri che non prendeva le medicine. Me lo avevano chiesto i familiari", ricorda il senatore azzurro, che poi concede una "parabola" tra il religioso e lo strategico. "Comunque capita a tutti di sbagliare - conclude Gasparri -. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Io non la scaglio. Perché diverse volte mi è capitato di dire cose non opportune. Per questo il mio parroco — vado alla chiesa di San Giovanni dei Fiorentini — mi cita sempre San Filippo Neri" che dice "'state bassi'. Una cautela che vale per tutti". 

 

 

 

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