Fdi, minacce di morte degli anarchici: "Saranno uccisi, gli spareremo addosso"
Gli anarchici passano alle minacce. A essere preso di mira Giovanni Donzelli e non solo. Lo conferma Giovanbattista Fazzolari che fa riferimento all'intimidazione arrivata da niente di meno di Pasquale Valitutti. "Leggo con sconcerto - riferisce il sottosegretario alla Attuazione del programma di governo all’Agi - le dichiarazioni rese dall’anarchico Pasquale Valitutti all’Huffington Post. Dichiarazioni nelle quali viene promessa la vendetta ’delle armi libertarie-rivoluzionarie' nei confronti di quanti starebbero 'assassinando' Cospito".
Il riferimento è chiaramente alla posizione di Donzelli e del governo sul 41-Bis nei confronti dell'anarchico già in carcere Alfredo Cospito. "Di fronte a queste minacce gravissime, frutto di un clima d’odio sollevato strumentalmente da qualcuno, non ci dobbiamo dividere. Mi aspetto - conclude - che tutte le forze politiche si uniscano nel condannare le inaccettabili esternazioni di questo personaggio, con fermezza e senza lasciare spazio ad ulteriori ambiguità".
Le minacce sono arrivare proprio in occasione di un'intervista. Qui Valitutti ha detto chiaro e tondo: "Io sono d’accordo con la rabbia di chi vede un fratello, un amico che sta morendo in sciopero della fame da 104 giorni. Si può essere esasperati e non poterne più. Si fa di tutto per cercare di difendere Alfredo, anche con il lancio delle molotov". Ma queste in confronto alle parole che seguono sono niente: "Noi non sopporteremo che Alfredo venga ucciso senza reagire. Sono estremamente chiaro su questo fatto. Queste persone che stanno assassinando Alfredo si sono messe nel mirino delle armi libertarie–rivoluzionarie. Si sono evidenziati come accaniti nemici di chi cerca e crede che sia possibile costruire un mondo diverso. Sicuramente in un futuro questa gente sarà colpita dalle armi rivoluzionarie".
Tradotto: "Saranno uccisi, gli sarà sparato addosso, se Alfredo morisse. Sarà fatta giustizia. Quando si creeranno le condizioni storiche questa gente pagherà per quello che ha fatto". Eppure per il 75enne, reduce da alcune delle manifestazioni più recenti, contro la Tav o contro l’Expo di Milano, nonché l’anarchico che venne ascoltato dopo la strage di piazza Fontana, non si tratta di assassini. Gli anarchici a suo dire sono solo "giustizieri".