Giarrusso, il retroscena: "Aveva chiesto la tessera Pd alla Schlein"
La Repubblica ha tirato fuori un retroscena clamoroso, che imbarazza soprattutto Dino Giarrusso. Dall’entourage di Elly Schlein fanno sapere che l’ex grillino aveva provato a chiedere “ospitalità” alla rivale di Stefano Bonaccini, prima di buttarsi sul governatore emiliano. A quanto pare la Schlein ha ringraziato per l’interesse, ma rifiutato l’offerta, anche perché da regolamento non sembrano esserci spiragli per l’iscrizione di Giarrusso al Pd.
Stando a quanto riporta La Repubblica, l’entourage di Schlein ha respinto l’ex grillino “con una punta di orgoglio” ma anche con un po’ di sollievo “per aver evitato l’asteroide e l’inconfessabile soddisfazione per l’incapacità degli avversari di scansarlo”. Di certo da questa storia chi ne esce peggio è proprio Giarrusso, che prima aveva bussato alla porta della candidata che in teoria era più affine a lui e poi ha ripiegato su Bonaccini, che tra l’altro è il favorito per la successione di Enrico Letta.
Nel frattempo Stefano Vaccari, deputato e responsabile organizzazione del Pd, ha fatto il punto della situazione: “Per le regole Giarrusso non può essere tesserato. Non può esserlo perché iscritto a un altro gruppo nel Parlamento europeo. Non può esserlo perché nell’ultima tornata elettorale ha sostenuto liste avversarie del Pd”. “Lo dico ai nostri iscritti, ai nostri militanti e ai nostri simpatizzanti - ha sottolineato Vaccari - tra questi ultimi vorrei amichevolmente includere anche Alessandro Gassmann che ha lanciato un duro attacco sui social contro il Pd sulla vicenda Giarrusso. Nessun pericolo: Giarrusso non può ricevere la tessera”.