Alessandro Gassman, ira su Giarrusso: "Cos'è il Pd, non voto più"
Secondo Dario Nardella, "qualcuno vuole salire sul carro del vincitore". Quel qualcuno è Dino Giarrusso, ex Iene ed ex Movimento 5 Stelle che sabato, dal palco di una convention di Stefano Bonaccini (sostenuto anche da Nardella) ha detto di essere pronto a prendere la tessera del Pd. Il partito che per anni ha deriso e insultato in ogni sede. Una figuraccia, per Giarrusso (forse costretto a rinunciare all'ambizione) e per lo stesso Bonaccini, che preso atto della reazione rabbiosa degli elettori ha poi corretto il tiro chiedendo a Giarrusso di scusarsi per la parole del passato recente.
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La rivolta anti-Giarrusso della base è stata talmente rapida e feroce da impressionare persino i vertici del Partito, già squassato dalle polemiche e dai veleni in vista delle primarie per la segreteria, con Bonaccini candidato favorito davanti a Elly Schlein. "Questa cosa è sfuggita di mano", è uno dei commenti raccolti dalla Stampa sabato, a show di Giarrusso appena terminato. Un parlamentare Pd accusa di fatto Bonaccini di "offrire una passerella a chi cerca visibilità". Ma è soprattutto fuori dai corridoi del Nazareno, sui social, a scatenarsi la furia degli iscritti e dei simpatizzanti.
Giarrusso fa esplodere il Pd, figuraccia-Bonaccini: la richiesta impensabile
"Un partito che continua a essere 'riempito' di individui che non sono richiesti e che nulla hanno a che fare con l'idea iniziale - scrive su Twitter l'attore Alessandro Gassmann, sempre assi attivo nei commenti politici -. Un continuo cavallo di Troia lontano dai problemi reali e dal futuro delle nuove generazioni. Non vi voto mai più". E come lui, il senso di repulsione accomuna tanti utenti meno famosi. A fronte di queste reazioni, Bonaccini ha fatto un parziale passo di lato ma, scrive sempre la Stampa, le scuse di Giarrusso potrebbero non essere più neppure necessarie, visto che la commissione congresso del Pd sta già valutando l'ammissibilità della richiesta di iscrizione di Giarrusso, come accadde nel 2009 a Beppe Grillo: Giarrusso infatti pochi mesi fa ha formato un partito, Sud chiama Nord, insieme all'ex sindaco di Messina Cateno De Luca, e per questo gli sarebbe vietato il tesseramento.