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Meloni, vita da premier: "Alcune giornate sembrano tragiche. Ma..."
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La vita da premier è "diventata più frenetica, ma non meno entusiasmante", dice Giorgia Meloni in una intervista a Donna Moderna. "Servire la Nazione come presidente del Consiglio è un privilegio che va onorato ogni giorno con tanto lavoro, dedizione e senso di responsabilità. Certo questo ha reso ancor più complicato riuscire a conciliare famiglia e lavoro, ma cerco di mettercela tutta per ritagliarmi più tempo possibile per stare con Ginevra. A volte riesco di più, altre meno, ma ho la fortuna, che tantissimi altri genitori in Italia non hanno, di poter contare su diverse persone che mi danno una mano".
E l'appoggio più grande è quello del suo compagno, Andrea Giambruno: "Andrea è un padre straordinario, estremamente presente e attento, e sa arrivare dove io non riesco. Poi ci sono mia sorella Arianna, i nonni di Ginevra, la mia assistente Patrizia che risolve mille problemi, la tata di Ginevra, Betty, che ormai è parte della famiglia". Perché la sua giornata è come "un grande frullatore", "non ci si ferma mai. Enrico Mentana la definirebbe una ’maratona'" e "il rischio è quello di essere completamente assorbiti, essere risucchiati del tutto, senza lasciare spazio a se stessi e alla famiglia". Per questo la premier cerca di "comprimere al massimo l’agenda. Preferisco saltare il pranzo che tornare troppo tardi la sera. Non solo perché è importante per Ginevra, e per Andrea, ma perché lo è per me. Ci sono giornate che sembrano tragiche, poi torni a casa, stai un po' con Andrea, con Ginevra e il suo entusiasmo, sai che stanno bene, e ti rendi conto che tutto il resto si supera".
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E "sostenere il lavoro femminile, incentivare le imprese che assumono donne e sostenere tutti gli strumenti, sia pubblici che privati, di conciliazione vita-lavoro" è necessario. "Con questa manovra di bilancio - dice ancora il presidente del Consiglio - abbiamo già dato primi importanti segnali: abbiamo aumentato del 50% l’assegno unico per il primo anno di vita del bambino, e per 3 anni alle famiglie numerose. Abbiamo esteso di un mese il congedo retribuito all’80%, e quel mese si può usare fino al sesto anno di vita del bambino. Abbiamo portato al 5% l’Iva sui prodotti per la prima infanzia. Un miliardo e mezzo di euro in una manovra con scarse risorse è stato destinato alla famiglia. Intendiamo proseguire su questa strada e fare di questo tema uno degli obiettivi di legislatura".
"Sono cresciuta con l’idea di non meritare nulla. Non mi sento mai pronta e ho sempre paura di non essere all’altezza", conclude Giorgia Meloni. "Ma credo che questa paura sia anche la mia forza. E quello che mi spinge a non smettere mai di studiare, a essere così pignola e a voler dimostrare anche più di quello che a volte sarebbe necessario".
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