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Fisco, la riforma Meloni: Flat tax e aliquote Irpef, cambia tutto
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Il governo sta lavorando a una grande riforma del Fisco, il cui testo dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri entro marzo. L'indiscrezione è arrivata dal viceministro dell'Economia Maurizio Leo, durante un convegno dell’Associazione nazionale commercialisti. E i dettagli forniti agli addetti ai lavori sono succosi. Leo ha premesso che l'intenzione è quella di consultare le varie categorie interessate (dall'Agenzia delle Entrate ai professionisti) prima di presentare un testo il più condiviso possibile, per "una riforma complessiva ed efficace". Tra i punti cruciali, ha annunciato il viceministro, "una semplificazione del calendario degli adempimenti e del meccanismo dei versamenti oltre a una revisione del sistema sanzionatorio". Leo prevede inoltre per le imprese di minori dimensioni un "concordato preventivo biennale".
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Per i contribuenti, l'impatto maggiore arriverà dalla riforma di Flat tax e aliquote Irpef. In questo caso siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma è certo che il governo punterà ancora forte sul regime forfettario (attualmente riservato agli autonomi con redditi fino a 85mila euro, con l'introduzione della Flat tax incrementale), puntando a ridurre il sistema progressivo, applicando l'aliquota unica ad altri soggetti, forse addirittura ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. L'ipotesi è che la flat tax al 15% venga inglobata nelle aliquote Irpef, come primo scaglione per tutti i redditi.
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Altro capitolo caldo è, appunto, quello dell'Irpef, l'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche che viene versata principalmente dai lavoratori dipendenti e dagli autonomi con Partita Iva a regime fiscale ordinario. Attualmente il regime è basato su 4 aliquote, che dovrebbero diventare solo tre: al 23%, al 27% e al 43%. L'unico ostacolo, non piccolo, è la copertura finanziaria che richiede un'operazione del genere, da trovare "senza fare scostamenti di bilancio", si è affrettato a precisare il viceministro. La direzione è ancora quella di andare incontro alle famiglie con i figli, e per questo potrebbe venire introdotto il quoziente familiare. Si parla anche della cancellazione dell'Irap e di una riforma dell’Iva e delle aliquote agevolate (quelle al 4%, 5% e 10%). La rimodulazione dovrebbe riguardare solo alcuni beni, considerando l'ovvio "peso" degli introiti per le casse dello Stato.
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