Giorgia Meloni, "missione a Kiev tra pochi giorni"
"Tra pochi giorni la premier Giorgia Meloni andrà in missione a Kiev per la ricostruzione". Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, in una intervista al Corriere della Sera conferma come lo sguardo del governo sia costantemente puntato oltre confine, dalla visita del presidente del Consiglio in Algeria per chiudere il "Piano Mattei" e far diventare l'Italia l'hub europeo per il gas, fino all'appoggio incondizionato all'Ucraina, passando però per le mosse a Bruxelles in sede europea.
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Sulla ripresa, con i dati sulla produzione in crescita, Urso conferma: "Ha prevalso finalmente la posizione dell'Italia sul price cap europeo che ha fatto crollare il prezzo del gas. Quella è la svolta: in poche settimane il prezzo del gas è tornato ai livelli di un anno fa fermando la spirale speculativa che peraltro ha alimentato la guerra devastante di Putin. Se l'Europa ci avesse ascoltato prima avremmo risparmiato decine di miliardi di euro e messo in più seria difficoltà Mosca". La crisi tuttavia non è finita: "Avremo ancora ripercussioni negative nella prima parte di quest'anno soprattutto sul fronte dell'inflazione, il cui aumento ha un impatto negativo sui consumi. Proprio per questo nella manovra economica abbiamo concentrato le risorse a sostegno delle fasce più deboli. Nella seconda parte dell'anno tornerà a crescere la produzione trainata anche dall'export: anche per questo stiamo preparando il collegato alla manovra dedicato alla valorizzazione del Made in Italy. Ma ancora una volta è importante che l'Europa ci ascolti sulla politica industriale": "Occorre rispondere alla competizione asimmetrica degli Usa - continua il ministro - e alla sfida sistemica della Cina con una politica finanziaria, energetica e industriale assertiva, per favorire investimenti e sviluppo. Non si può tergiversare sulla proposta che la Commissione è impegnata a presentare al prossimo Consiglio Europeo".
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Intanto i benzinai confermano lo sciopero: "Sinceramente non capisco come si possa scioperare contro la trasparenza, contro un cartello. E temo che non lo capiscano nemmeno i cittadini. II decreto prevede che in ogni stazione sia visibile il prezzo medio regionale, ciò a beneficio dei consumatori come della stragrande maggioranza dei gestori: la trasparenza aiuta tutti". La categoria si sente poco tutelata, accusata: "Certo - osserva Urso -, in questo hanno ragione. E infatti abbiamo insediato un tavolo permanente per realizzare il riordino complessivo del settore. Procederemo in tempi rapidi per dare serenità e giusti margini di guadagno a chi anche durante la pandemia non ha mai smesso di fare un servizio pubblico così essenziale. E' il primo governo che riconosce le loro ragioni e proprio per questo lo sciopero è davvero incomprensibile. Mi appello al buon senso". Tante le missioni di premier e ministri nell'area mediterranea: "La presenza del premier ad Algeri e quella del ministro degli Esteri in Egitto, la mia prossima missione in Azerbaigian, le misure sulla produzione in Adriatico e quelle per agevolare la produzione di rinnovabili e salvaguardare la raffineria di Priolo. Il governo ha una sua strategia per diversificare gli approvvigionamenti, aumentare la produzione interna al fine di diventare a breve l'hub del gas europeo e ridurre nel contempo la nostra dipendenza dall'estero", ha concluso Urso.