M5s, Conte disperato: "Restituire 30mila euro", la lettera a Di Maio
"Chi non è più iscritto dovrà restituire 30mila euro del trattamento di fine mandato": il tesoriere del M5S, Claudio Cominardi, lo avrebbe scritto in una lettera a tutti gli ex parlamentari del Movimento, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Si chiede, in particolare, di versare 30mila dei 45mila euro che ogni parlamentare percepisce alla fine di una legislatura. Lo prevede il regolamento dei 5Stelle, che i candidati firmarono accettando la candidatura. A finire nel mirino di questa richiesta sono soprattutto i 61 parlamentari che seguirono Luigi Di Maio nella scissione da cui nacque Impegno civico. Le lettere comunque non starebbero arrivando solo a loro, ma anche a tutti quelli che lasciarono il M5S negli anni passati. L’obiettivo è quello di recuperare almeno parte di questi soldi per far quadrare il bilancio sofferente del Movimento.
"Irreperibili". Carta canta: così il reddito grillino ha distrutto l'Italia
Giuseppe Conte, quindi, decide di battere cassa. E lo fa in un momento non proprio felice per i grillini dal punto di vista economico. Non aiuta il fatto che i nuovi eletti non starebbero versando quanto richiesto. Basti pensare che a novembre, il primo mese delle restituzioni per i nuovi eletti, solo un parlamentare su quattro avrebbe versato la propria parte. All'appello - come riportato dal Corsera qualche giorno fa - mancherebbero moltissimi big, a partire proprio da Conte, a cui si aggiungerebbero alcuni vice come Alessandra Todde o Mario Turco. Tra i grillini, però, si dice si sia trattato di "un semplice ritardo. Aspettate e vedrete i bonifici nei prossimi mesi".
Conte "paga" 300mila euro a Grillo? Sallusti: il M5s come Wanna Marchi
A pesare sulle casse dei grillini, infine, ci sarebbe pure il rinnovo, quasi certo, del contratto di Beppe Grillo come consulente per la comunicazione del Movimento. Un contratto il cui valore sarebbe di 300mila euro. Se da una parte c'è chi, come lo stesso Conte, sarebbe favorevole alla riconferma del fondatore, dall'altra ci sarebbero non pochi mal di pancia e malumori all'interno della compagine grillina. Ad alcuni, in particolare, non andrebbe giù l'eventuale rinnovo del contratto perché Grillo non avrebbe fatto granché per la comunicazione del Movimento nell'ultimo anno.
300mila euro per non fare nulla? M5s, esplode il caso-Grillo